Roma.- “Il tavolo di consultazione della pesca convocato in via straordinaria dal Ministero delle politiche agricole per cercare di fronteggiare il caro gasolio che sta portando al collasso il settore ittico deve necessariamente terminare con una proposta che il governo dovrà accogliere”.
A sostenerlo è la Confsal pesca, federazione sindacale a sostegno dei pescatori che spiega: “Lo sciopero generale in atto per l’intera settimana e condiviso da tutte le marinerie italiane è un segnale forte che deve essere preso in considerazione, il costo straordinario del carburante è quasi triplicato. Uscendo in mare non si coprono nemmeno i costi vivi delle traversate, figurarsi se ci si ricava un guadagno. Oggi – sostiene il segretario nazionale Confsal pesca Bruno Mariani – lo faremo presente con il nostro rappresentante al tavolo Francesco Di Matteo e siamo convinti che il sostegno per trovare una soluzione sia condiviso e possa essere accolto dalle istituzioni che ‘governano’ il settore e sono consapevoli che il fermo del fine settimana precedentemente imposto ha già penalizzato pescherecci e piccoli pescatori autonomi che vivono quasi alla giornata. Noi riteniamo del tutto anacronistiche ed inopportune le accise attualmente imposte, per questo ne chiederemo – conclude Mariani – l’eliminazione”.