Pesaro. Si ampliano i destinatari del Fondo Anticrisi del Comune di Pesaro che, per l’annualità 2022, stanzia 340.732,27 euro come contributo “una tantum” rivolto alle famiglie colpite dalla crisi occupazionale, per sostenerle nelle spese per le utenze domestiche (luce, gas ed acqua).
«Un’azione concreta che quest’anno assume un valore doppio – ha detto il sindaco Matteo Ricci -: l’emergenza numero uno del 2022 è l’inflazione, aggravata anche dalla guerra in Ucraina». Una ricaduta che mette a dura prova le famiglie, le imprese «e i Comuni, che rischiano di non farcela perché l’impatto della crisi energetica è devastante. Basti pensare al costo dell’illuminazione pubblica, aumentato del 35%».
Il “caro-energia” ha causato un’impennata del 140% della bolletta della luce del Comune : «A marzo 2022 il costo è stato di 223mila euro, contro i 92mila del 2021. Fortunatamente Pesaro ha un bilancio solido, altri Comuni rischiano di non farcela».
L’allarme era già stato lanciato dal sindaco a gennaio: «Da mesi c’è una trattativa aperta con il Governo per trovare soluzioni. A inizio anno sono stati stanziati circa 200milioni, pensando che l’emergenza dell’inflazione potesse essere ridimensionata durante il corso del 2022, ma così non sarà».
Ricci ha rilanciato la doppia proposta al Governo: «Ulteriori risorse per Comuni e Province: all’appello mancano circa 800mila euro, rispetto al miliardo stimato per coprire le spese degli enti». Poi, fondamentale, «l’utilizzo dell’avanzo di bilancio per far fronte alla crisi energetica» che a Pesaro ammonta a circa 3,1milioni. Il rischio, secondo Ricci, è duplice: «Da una parte il taglio dei servizi essenziali e sociali alle persone e l’aumento delle tasse. Dall’altra la messa a terra del PNRR. L’aumento dei costi rischia di far sballare i conti degli enormi investimenti che arrivano nelle casse dei Comuni che, non avendo soldi per pagare le bollette, non riuscirebbero ad assumere il personale per completare gli interventi».
«Con i requisiti previsti per l’annualità 2022 del Fondo Anticrisi, vogliamo intercettare quella ‘fascia grigia’ della popolazione, composta da centinaia di famiglie in condizione di vulnerabilità, che non usufruisce delle altre misure di sostegno previste dai servizi del welfare sociale» ha spiegato Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà: «Ma anche i lavoratori fragili più esposti ai danni economici provocati dal “caro-bollette”, disoccupati di breve periodo, lavoratori precari, dipendenti dei settori privati produttivi più colpiti, lavoratori autonomi. I contributi attenueranno il peso dell’aumento del costo energetico a centinaia di famiglie della città». Nuclei che dovranno rispondere ai requisiti individuati nel bando, tra cui avere un Isee inferiore ai 20mila euro e un Patrimonio Mobiliare Familiare inferiore a 50mila euro, «valori che abbiamo aumentato per ampliare la fascia dei destinatari» e presentare, tra l’altro, le ricevute del pagamento delle bollette del periodo compreso tra il 1° aprile 2021 e il 31 marzo 2022.