Ancona 5 giugno.- Conerobus chiude il bilancio 2017 con un utile di 112, 181 euro al lordo delle imposte e un patrimonio netto di 8,719 milioni. Dati ai quali si aggiunge l’aumento del valore di produzione, che ha raggiunto quota 34,630 milioni, crescendo di 290 mila euro rispetto all’anno precedente.
Una performance positiva per la società per la mobilità intercomunale di Ancona, che nel 2017 ha registrato un incremento delle vendite di abbonamenti e biglietti nell’urbano, per le quali ha incassato 119.135 euro in più rispetto al 2016, e raggiunto buoni risultati con il ricorso alle innovative modalità di pagamento (myCicero e Mobile Ticketing), il cui utilizzo è raddoppiato rispetto all’anno precedente. Il bilancio di Conerobus è stato appena approvato dall’assemblea dei soci.
“Siamo molto soddisfatti – commenta il presidente Muzio Papaveri – perché, nel 2017 abbiamo messo in campo numerosi progetti ed investimenti mirati a consolidare i risultati già conseguiti e a sostenere la strategia di sviluppo della società, anche attraverso un percorso di sensibilizzazione alla cultura della legalità. In particolare abbiamo sperimentato con esiti positivi nuove modalità di accesso agli autobus, come le installazioni dei tornelli, e avviato una campana di comunicazione fatta di incontri nelle scuole e video spot per educare i cittadini al rispetto delle regole. Grande attenzione- prosegue Papaveri- è stata poi prestata al personale, con percorsi di formazione ed assunzioni, e all’innovazione tecnologica e della flotta. Su quest’ultimo punto ricordo che sono in arrivo 11 nuovi mezzi per l’extraurbano, mentre tra settembre e ottobre saranno disponibili 16 nuovi veicoli che verranno impiegati per le corse urbane”.
Riguardo la redditività dell’azienda, hanno inciso anche l’attivazione delle linee di collegamento con le aree colpite dal sisma, oltre all’ottima performance registrata dal servizio “noleggio – turismo” ed il forte ampliamento dei servizi aggiuntivi dedicati agli utenti di Ancona, che ha generato maggiori introiti.
Sul piano della gestione ordinaria, Conerobus è riuscita ad abbattere i costi di produzione, compensando l’incremento delle spese di manutenzione, pari a 341 mila euro, per i mezzi obsoleti in progressiva sostituzione. Tra i risparmi da segnalare, in particolare, la riduzione delle spese per i premi assicurativi per oltre 400 mila euro.