Festa Liberazione, Cgil contro Filisetti : “Fascismo un crimine, non una ragione”

Ancona. Nuova polemica alla vigilia della celebrazione della Festa della Liberazione, in calendario il 25 aprile. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, nella sua lettera agli studenti marchigiani, parla di “nuova Costituzione” – come se prima ce ne fosse stata una – e di “rispettive ragioni, giuste o sbagliate, rispettivi sogni, condivisibili o meno”.

Un rigurgito storico revisionista che è stata subito censurato dalla Cgil : ” La Costituzione repubblicana è nata dalla Resistenza e dall’antifascismo -scrive la Segreteria regionale – e prima del 25 aprile del 1945, l’Italia aveva vissuto un ventennio in cui il fascismo aveva cancellato diritti e libertà, dalle libertà di espressione politica, sindacale, di stampa, di associazione : e questo con la repressione violenta degli oppositori politici, con le vergognose leggi razziali, con le deportazioni e infine con la guerra.

Questo però Filisetti sembra non volerlo ammettere – continua la Cgil – e parlando di “rispettive ragioni, giuste o sbagliate, rispettivi sogni, condivisibili o meno…” continua imperterrito a mettere sullo stesso piano chi lottava per la libertà e chi invece quella libertà l’aveva per decenni negata ad altri. L’anno scorso abbiamo invitato il Direttore Filisetti a consigliare agli studenti marchigiani di studiare uno dei più grandi scrittori del nostro tempo, Italo Calvino e in particolare il suo primo romanzo, “Il Sentiero dei nidi di ragno”, quest’anno gli suggeriamo la biografia di Sandro Pertini che affermo chiaramente che “il fascismo non è un opinione: è un crimine”.

Nella foto : il Sacrario Partigiano di Colle San Marco (Ascoli)

 

 

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