Ascoli. Sabato 30 Aprile alla Galleria d’Arte Contemporanea “O. Licini” di Ascoli Piceno si terrà il primo incontro motivazionale del Concorso artistico “Tracce di Licini”.
Il concorso coinvolge artigiani e artisti nella realizzazione di una creazione unica e originale ispirata alla produzione artistica del pittore di Monte Vidon Corrado. Fino al 30 luglio sarà possibile inviare la propria opera per partecipare al contest e all’assegnazione dei premi. Il progetto è promosso dalla CNA Marche, con il contributo della Regione Marche e la collaborazione di Piceni Art For Job, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Monte Vidon Corrado e il Centro Studi Osvaldo Licini.
Il percorso creativo sarà stimolato da incontri motivazionali guidati dal Prof. Stefano Papetti , direttore dei Musei civici del capoluogo piceno e dalla Prof.ssa Daniela Simoni. Il primo confronto è previsto il 30 Aprile alle 11 e consentirà di scoprire e ammirare, oltre alle opere in mostra di Osvaldo Licini e di altri maestri del Novecento, alcuni disegni inediti dell’artista.
Ma chi era Osvaldo Licini ? L’artista nacque a Monte Vidon Corrado (Fermo) nel 1894. Le prime sue opere vengono esposte a Bologna nel 1914, insieme a quelle di Giorgio Morandi, Mario Bacchelli ed altri. Partecipa alla Prima Guerra mondiale, viene ferito ad una gamba e ricoverato all’ospedale militare di Firenze.
Qui conosce Beatrice Muller e con lei ha una relazione dalla quale nel 1917 nasce il figlio Paolo. Va poi in convalescenza a Parigi presso la madre e la sorella. Nella capitale francese viene a contatto con Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Jean Cocteau ed altri grandi artisti.
Dal 1922 al 1925 espone a Parigi, poi a Milano, e nel 1930 a Basilea, Berna e Roma. Nel 1934 partecipa con sei opere ad una mostra sull’arte astratta italiana a Torino e di seguito a Milano, tiene presso la Galleria del Milione, la sua prima mostra personale con 37 tra dipinti e disegni. Nel 1941 aderisce al Gruppo Primordiale Futurista e dal 1943 alla fine della Seconda Guerra mondiale appoggia il Comitato di Liberazione nazionale.
Nel 1948 espone per la prima volta alla Biennale d’arte di Venezia ( tre opere) e vi torna nel 1950 con i nove dipinti dell’Amalassunta. Due volte sindaco di Monte Vidon Corrado, presenta le sue realizzazioni anche in Brasile e Svezia. Nel 1958 il Centro culturale Olivetti di Ivrea gli dedica un evento con 62 opere in mostra e nello stesso anno vince il Gran premio internazionale per la pittura alla Biennale d’arte di Venezia. Nello stesso anno, l’11 ottobre muore nella sua casa di Monte Vidon Corrado.
credit: destinazione marche