Pesaro.- È «una folle idea diventata orgoglio non solo della città, ma dell’Italia intera». Così l’assessora comunale di Pesaro Mila Della Dora ha definito la Nazionale italiana di pallacanestro sorde, il progetto nato dalle giornaliste pesaresi Beatrice Terenzi ed Elisabetta Ferri che, dopo l’argento alle Olimpiadi sorde concluse ieri in Brasile, ottiene oggi il “Premio Enzo Bearzot – La sfida sociale”, organizzato dall’Unione sportiva Acli con il patrocinio della Figc.
La giuria, presieduta da Cinzia Bearzot, ha scelto il progetto “pesarese” tra quelli dei comitati territoriali USAcli e lo ha premiato per il suo “forte impatto sociale”. La consegna è avvenuta stamattina nel Salone d’Onore del Coni di Roma da Andrea Balzanetti, capo redattore Corriere della Sera e da Diego Nepi, direttore generale Sport e Salute SPA.
«Il progetto ideato da Beatrice ed Elisabetta, in questo momento in viaggio di ritorno verso l’Italia – ha detto Della Dora – è nato nel 2010, quando le giornaliste hanno iniziato a condividere sui social l’iniziativa e a cercare le giocatrici per formare la squadra. Da subito hanno dimostrato la loro tenacia, tanto che nonostante il penultimo posto registrato al mondiale nel 2011, hanno deciso di non mollare. Sono quindi arrivati i grandi successi, ultimi dei quali la conquista dell’europeo nel 2021 e l’argento di ieri alle olimpiadi. Siamo fieri della Nazionale italiana di pallacanestro sorde, orgoglio della nostra Città dello Sport e testimonianza di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura che è inclusione, grinta e determinazione».