Storie di sport, coraggio e rinascita

Macerata. Mancano pochissimi biglietti da vendere per registrare il tutto esaurito al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Domani 21 maggio, alle ore 21, va in scena Heroes, storie di rinascita, di evoluzione.

Un progetto nuovo che si sviluppa a Macerata con la volontà di trasmettere, a quante più persone possibili, un messaggio di speranza attraverso le testimonianze di coloro che nello sport, nell’attività professionale, o in altri ambiti della vita, sono riusciti a superare momenti di estrema difficoltà, rialzandosi e trasformando le sofferenze e le avversità in una straordinaria opportunità di rinascita ed evoluzione.

Un evento, i cui proventi saranno interamente devoluti alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Marche ODV, mai visto prima. Ideatori e promotori di Heroes sono due coniugi di Macerata, Rinaldo Feroce e Laura Baldoni; una sensibilità che parte proprio da Laura, affetta da fibrosi cistica e da sempre attiva all’interno di LIFC Marche, attualmente con il ruolo di componente del Consiglio Direttivo.

A raccontare la propria storia saranno 5 personaggi che si alterneranno sul palco del teatro cittadino: Alessandro Gattafoni, presente in video, Assunta Legnante, Daniele Regolo, Gianpietro Ghidini e Daniela Spada.

Alessandro Gattafoni, paziente affetto da Fibrosi Cistica, nel settembre scorso ha compiuto una grandissima impresa sportiva, sfidando il mare e i suoi polmoni attraversando l’Adriatico in kayak da Civitanova Marche fino alla Croazia. Gattafoni, inoltre, quest’anno è testimonial per lo Sport della Lega Italiana Fibrosi Cistica e si sta preparando per affrontare, in estate, una nuova sfida in mare.

Assunta Legnante, soprannominata “Cannoncino” per la potenza delle sue braccia, è un’atleta paralimpica, medaglia d’oro nel lancio del peso alle Paralimpiadi di Londra del 2012 e di Rio de Janeiro nel 2016 e doppia medaglia d’argento nel lancio del peso e del disco ai Giochi Paralimpici di Tokio 2020, primatista nazionale outdoor e indoor e record mondiale della sua categoria. Una autentica guerriera che ha dovuto combattere fin da bambina con un glaucoma congenito che l’ha portata a una diagnosi definitiva di cecità nel 2012, a soli 34 anni, e che ha saputo fare della sua vita un esempio per moltissime persone.

Oltre i due atleti ci sarà Daniele Regolo, disabile uditivo fin dalla primissima infanzia. Dopo frammentate, frustranti e deludenti esperienze lavorative proprio a causa della sua sordità, nel 2013 fonda Jobmetoo, la prima agenzia per il lavoro esclusivamente dedicata alle persone con disabilità. Nel 2020 la società è stata acquistata da Openjobmetis, unica Agenzia per il Lavoro quotata in borsa italiana. Oggi il suo ruolo, che ha preso forma a partire dalla disabilità, si è ancora più evoluto verso la Diversity & Inclusion. Grande appassionato di vela, è autore di diversi libri di narrativa e disabilità.

Quindi Gianpietro Ghidini, il fondatore della Fondazione Pesciolino Rosso. Un padre che dopo la morte per droga del figlio, Emanuele 16 anni, ha donato la sua vita ai giovani, trasformando il suo dolore in amore verso gli altri. Autore di diversi libri, tra cui il bestseller Lasciami volare, ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti a livello nazionale, girando l’Italia con migliaia di eventi rivolti ai giovani, e ai loro genitori, creando una vera e propria community a sostegno dei giovani e attraverso la quale mantiene vivo il ricordo di suo figlio Emanuele.

Infine, un altro meraviglioso esempio di tenacia e rinascita sarà Daniela Spada, compagna dell’attore Cesare Bocci. È il 1° aprile 2000 quando Daniela si risveglia dal coma dopo venti giorni, per ritrovarsi dentro un incubo ancora più grande, ossia un lungo e faticoso percorso per riprendersi dalle conseguenze dell’ictus che ha colpito il suo cervelletto. Lottando contro il dolore e lo sconforto e contro il rimpianto per tutto quello che l’ictus ha rubato alla sua vita, Daniela si è rimessa in piedi inventandosi anche una nuova professione. Daniela e Cesare hanno raccontato la loro storia in un libro Il pesce d’aprile: lo scherzo del destino che ci ha reso più forti, per dimostrare che un ictus non è la fine del mondo e che, a modo suo, ha lasciato anche inattesi regali.

 

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