Ascoli.- La CNA di Ascoli Piceno informa che, dopo la ratifica del commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, sono state pubblicate le ordinanze 25 e 29 relative alla macromisura B del Fondo complementare sisma dedicata alle imprese, inaugurando così una nuova stagione di opportunità finalizzate al rilancio economico e sociale dell’area del cratere.
Di fronte una dotazione finanziaria complessiva di 378 milioni di euro (di cui circa 160 dedicati alla parte marchigiana del cratere) a disposizione per migliorare sensibilmente l’attrattività e la competitività del territorio, l’associazione territoriale di Ascoli non può non evidenziare l’assoluta necessità del territorio e delle imprese di farsi trovare pronti per accogliere al meglio un pacchetto di risorse in grado di garantire interessanti opportunità di ripresa economica per tutto il Piceno.
In questo senso, sulla scia dell’impegno preso nelle settimane di avvicinamento alla pubblicazione dei bandi, la CNA di Ascoli, con il sostegno del Team sisma CNA Marche costituito nel marzo 2021 per contribuire attivamente alla rinascita delle aree interne e alla riprese delle attività economiche del cratere, è al fianco delle imprese che vorranno mettersi in gioco nell’ambito di un pacchetto di risorse estremamente composito, che in maniera trasversale finanzierà investimenti cruciali per il rilancio del Piceno e delle categorie imprenditoriali attive in ogni settore economico.
La sfida dell’innovazione – tema particolarmente caro alla CNA Picena – passa inevitabilmente dalle sub-misure B1 e B2 del Fondo complementare, con linee di intervento da sfruttare al meglio per non vanificare le opportunità che attendono le piccole e medie imprese da qui alle prossime settimane nell’ambito del “Pacchetto MPMI – Micro, piccole e medie imprese”, che giocando d’anticipo la CNA ha già illustrato lo scorso giugno alle imprese associate in collaborazione con rappresentanti di spicco del panorama associativo e istituzionale nazionale.
L’analisi della CNA Picena inizia dalla sub-misura B1, nell’ambito della quale sono stati stanziati 200 milioni di euro in favore di interventi diffusivi di sostegno alle attività produttive. Scendendo nel dettaglio, 100 milioni (di cui 40 dedicati alle start up e 60 allo sviluppo d’impresa) contribuiranno a finanziare azione volte a incentivare la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di iniziative micro-imprenditoriali (Bando B.1.3.a), con particolare attenzione rivolta alle microimprese. A beneficiare del contributo saranno, infatti, le micro e piccole imprese in forma individuale e le libere professioni, incluse le società cooperative, costituite da non oltre 12 mesi per l’avvio e da oltre 12 mesi per lo sviluppo, che hanno sede legale e operativa nei comuni del cratere.
I progetti imprenditoriali finanziabili riguarderanno, in questo caso, la produzione manifatturiera, la trasformazione di prodotti agricoli, la fornitura di servizi, il turismo e il commercio, con spese ammissibili di importo compreso tra 40.000 e 250.000 euro per l’avvio di impresa e tra 40.000 e 400.000 euro per lo sviluppo.
Sempre a proposito di innovazione, con 58 milioni di euro a disposizione il Fondo complementare (Bando B.1.3.b) garantirà agli imprenditori l’opportunità di acquisire tramite voucher servizi di consulenza specialistica per l’individuazione di percorsi di innovazione di prodotto, processo o organizzazione e rilanciare la competitività mediante la concessione di un contributo per la realizzazione di progetti di innovazione.
Altri 40 milioni di euro, poi, contribuiranno a consolidare l’avvio o la ripresa delle attività economiche nel cratere e il rientro di quelle temporaneamente delocalizzate (Bando B.1.3.c), incentivando gli investimenti per la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali o lo sviluppo di attività esistenti presentati da team imprenditoriali o società costituite da più o meno 60 mesi. Gli investimenti in questione non potranno avere durata superiore a 24 mesi e sono rivolti ai settori dell’industria, artigianato, trasformazione prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese e alle persone e commercio.
Turismo, cultura, sport e sociale sono destinatari, nel Fondo complementare, di finanziamenti per 180 milioni di euro, da assegnare tra i diversi bandi pubblicati nell’ambito della sub-misura B2.
In questo senso, la prima linea di intervento riguarda da vicino lo sviluppo di imprese culturali, creative, turistiche, sportive, anche del terzo settore, attraverso il sostegno a progetti di investimento e a progetti collaborativi di sviluppo di attrattori turistici, con una dotazione finanziaria stimata in 60 milioni di euro (Bando B.2.1). L’obiettivo di fondo resta la valorizzazione del patrimonio sociale, storico, ambientale, sportivo e turistico delle aree colpite dal sisma.
Sul versante turistico, invece, verrà premiata la realizzazione di nuove ricettività attraverso il recupero, adeguamento e valorizzazione del patrimonio edilizio nei centri storici, ma anche la realizzazione di impianti sportivi all’aperto e al coperto, con spese ammissibili non inferiori a 200.000 euro fino a un massimo di 800.000 euro.
La valorizzazione del patrimonio storico-culturale è al centro anche di un secondo bando della sub-misura B (Bando B.2.2), mediante il quale saranno finanziati con 80 milioni di euro percorsi di sviluppo sostenibile e inclusivo che sappiano integrare obiettivi di tutela con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Si tratta, nella fattispecie, di una linea di intervento volta al recupero del patrimonio locale attraverso forme di partenariato pubblico-privato, con un coinvolgimento attivo delle imprese fin dalle prime fasi del processo.
Sono previsti, inoltre, interventi per 40 milioni di euro anche per l’inclusione, l’innovazione sociale e il rilancio abitativo, rivolti ad imprese sociali, terzo settore e cooperative di comunità (Bando B.2.3). L’obiettivo, in questo caso, è sostenere la nascita, il consolidamento e la crescita di imprese sociali, cooperative di comunità ed enti del terzo settore, operanti per il perseguimento di finalità di utilità sociale e di interesse generale nelle aree del cratere, con la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali o lo sviluppo di attività esistenti esclusivamente da parte di micro, piccole e medie imprese, finalizzate al coworking e al miglioramento della qualità della vita.
Infine, ai 378 milioni delle sub-misure B1.3 e B2 si aggiungono 68 milioni del bando che dà attuazione alla sub-misura A2.3 e 4 del Fondo complementare, rivolta alla realizzazione in partenariato pubblico-privato di sistemi centralizzati di produzione e distribuzione intelligente di energia e/o calore da fonti rinnovabili, anche attraverso comunità energetiche per la condivisione dell’energia.
«Siamo di fronte a un’opportunità imperdibile per rilanciare il territorio – dichiara Francesco Balloni, direttore della CNA Picena – Come associazione abbiamo affiancato le istituzioni e il Pnc sisma confrontandoci ogni giorno sulle misure da mettere in campo per dare una mano alle imprese e alle aree interne, fino alla pubblicazione di un pacchetto composito ma essenziale per la ripartenza delle attività economiche, nella speranza che a breve termine possano essere messi in campo ulteriori strumenti di sostegno a chi continua a fare impresa con passione e attaccamento al territorio».
D’altra parte, dal primo trimestre 2019 al primo trimestre 2022 il cratere sismico ha registrato la perdita di circa 1500 imprese, con saldo negativo duplice rispetto a quello registrato nel resto delle Marche. In particolare, il settore delle costruzioni e il terziario di prossimità – che principalmente determina la qualità della vita di un’area – sono stati costretti a pagare il dazio peggiore, sebbene dati incoraggiati emergano dai servizi ad alto contenuto di conoscenza, di informazione e comunicazione digitale, con una crescita del 37,1 rispetto al 12,7% regionale riscontrata dall’analisi dei sei anni compresi tra il primo semestre 2016 e il primo trimestre 2022.