Ancona.- Finisce l’era dell’Azienda sanitaria unica regionale. La Giunta Acquaroli ha approvato oggi la riforma che prevede il ritorno a 5 aziende sanitarie territoriali, in pratica una per ogni provincia. Niente più accentramento regionale dunque, soprattutto finanziario e libertà per ogni area locale di gestire in proprio il funzionamento delle strutture e l’erogazione delle prestazioni. Per alcuni una rivoluzione, per altri un ritorno al passato. Per il presidente Francesco Acquaroli ( Fratelli d’Italia) si creerà un “rapporto più stretto tra ospedali e realtà territoriali volto a potenziare l’offerta e ad ottimizzare l’organizzazione dei servizi erogati”.
Vedremo se questo sarà vero, e se per gli utenti i risultati saranno migliori di quelli degli ultimi anni, nei quali di certo la sanità privata ha assunto un ruolo sempre maggiore rispetto a quella pubblica. E’ probabile ma non scontato, che forse le aziende provinciali godranno di una più alta capacità di spesa : ma anche qui tutto dipenderà da come queste risorse verranno utilizzate ( se per le necessità dei cittadini o per altri scopi). Comunque sia la riforma varata dalla Giunta dovrà essere approvata dal consiglio regionale.