Ancona – Più trasparenza ed efficienza, maggiore sicurezza informatica, più condivisione dei contenuti con gli iscritti e più riconoscibilità del ruolo dell’Architetto.
Ecco la sintesi delle priorità alle quali il consiglio dell’Ordine degli Architetti di Ancona ha lavorato nel primo anno del suo mandato e che prova a disegnare le linee guida dei prossimi tre anni di attività.
“Pensiamo di aver scontato abbastanza un presunto peccato originale nei confronti di altre categorie professionali che hanno maggior riconoscibilità – spiega la Presidente dell’Ordine Viviana Caravaggi Vivian – ma per far ciò anche noi come Architetti dobbiamo passare dalla semplice dimensione “del fare” a quella “del fare e del comunicare” a tutti i livelli.
Per questo motivo è stato avviato un servizio di nuova comunicazione interna riservata agli iscritti, più veloce pratica ed articolata in tre sezioni che riguardano la formazione, le comunicazioni generali e le news su bandi e concorsi. Inoltre sono di prossima pubblicazione le novità normative di interesse all’esercizio della professione. Dopo l’estate partiremo con una campagna di ascolto affrontando tematiche fondamentali relative allo sviluppo futuro del nostro territorio.
“I risultati si stanno già vedendo – dice la Presidente – e nel 2022 abbiamo superato quota 700 iscritti. Ai nuovi colleghi per la prima volta, per inserirli fattivamente facendoli sentire parte della comunità degli Architetti, è stato consegnato pubblicamente il timbro professionale nel corso dell’Assemblea Annuale. Il confronto è più immediato anche grazie a servizi di questionari di gradimento sulle iniziative”.
Sul fronte della comunicazione esterna, secondo la Presidente dell’Ordine la sfida si vince con piccoli ma inesorabili passi. “Per accrescere la riconoscibilità della figura dell’architetto – spiega – le nostre commissioni competenti sono molto attive con l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione della cultura architettonica anche attraverso la promozione della qualità progettuale alla tutela del territorio, avendo anche un’attenzione particolare ai giovani professionisti e alle difficoltà che gli Architetti affrontano in campo professionale come bonus fiscali, equo compenso, ribassi eccessivi e non solo”.
L’Ordine ha formulato osservazioni alla bozza di Legge Urbanistica, emendamenti al Testo Unico sisma, ed ha operato in un continuo confronto con la Federazione Architetti Marche e con gli Ordini territoriali che insistono nei comuni del cratere e non solo”.
Sotto l’aspetto istituzionale “abbiamo avviato un’interlocuzione con gli Assessorati regionali di riferimento attraverso incontri periodici con gli Assessori Baldelli, Aguzzi e Castelli, abbiamo fatto incontri con i candidati sindaci a Jesi e Fabriano e nelle prossime settimane chiederemo di interloquire con il sindaco Fiordelmondo e la Sindaca Ghergo neo eletti”.
“Infine – conclude l’Arch. Caravaggi – abbiamo avviato un concreto rapporto con l’Università, che fino ad ora era più formale che pratico, e con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche con le quali condividere percorsi e progettualità nel comune interesse”.