San Benedetto del T. (Ap).- Ad appena 10 mesi dal suo insediamento, maggioranza consiliare di San Benedetto del Tronto già in fibrillazione politica. Due ordini del giorno presentati dalla Giunta Spazzafumo bocciati dall’assemblea e minoranze soprattutto di sinistra che attaccano la Giunta. Al centro della polemica, in parte almeno ancora la vicenda della conferma del presidente del consorzio idrico Pino Alati, appoggiata all’ultimo momento dal primo cittadino.
Paricolarmente critico il Partito Democratico, che sembrava “vicino” all’Amministrazione “rosa” dell’attuale sindaco – gestita da renziani, socialisti ed ex azzurri – prendono le distanze nettamente dai vertici del Comune. Con la consigliera Aurora Bottiglieri che parla di “umiliazione della leadership sindacale” che non si era mai vista a San Benedetto. ”
Il Consiglio Comunale del 18 luglio segna una grave frattura tra la Giunta di nomina del Sindaco e l’assemblea consiliare- scrive la consigliere in rappresentanza di Pd, Articolo Uno e lista Nos. La bocciatura di due punti all’Ordine del giorno da parte del consiglio è un fatto inedito non solo per questo mandato ma anche per la storia della nostra città: una simile umiliazione della leadership sindacale, in altri tempi, sarebbe valsa delle immediate dimissioni.
Appare infatti evidente – aggiunge la Bottiglieri – che non c’è più alcun vincolo di fiducia che leghi maggioranza consiliare e organo esecutivo. Da un lato la Giunta, a quanto pare, appronta modifiche di bilancio che tradiscono il mandato espresso dal Consiglio, e per questo viene sconfessata; dall’altro è la stessa proiezione esterna dell’Ente a essere messa in discussione, laddove viene sonoramente bocciata la linea tenuta dal Comune nell’assemblea CIIP. In questo modo viene ulteriormente squalificata la già debole figura del massimo rappresentante del Comune, il Sindaco. ”
La rappresentante delle minoranze di sinistra che “l’Amministrazione chiarisca formalmente quanto avvenuto nelle opportune sedi istituzionali.”
foto : Bottiglieri