Macerata. Convalidato oggi l’arresto di Filippo Ferlazzo, il 32enne campano che venerdi scorso ha ucciso in strada a Civitanova, il 39enne nigeriano Alika Ogorkhukwu. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Macerata nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta nel carcere di Montacuto, ad Ancona. La legale dell’assassino ha detto che Ferlazzo, accusato di omicidio volontario e rapina ” ha collaborato con il magistrato e chiede scusa per quanto avvenuto, chiarendo che non c’è stata matrice razziale”. Il campano, originario di Salerno e operaio presso una fabbrica dell’area di Civitanova, era da pochi mesi nelle Marche.
Il funerale dell’ambulante nigeriano, sposato e padre di un bimbo di 8 anni, si terranno dopo che sarà stata effettuata l’autopsia sul cadavere. Intanto a San Severino, dove Alika viveva e nel maceratese è stata avviata una raccolta fondi per sostenere la famiglia della vittima. Sui social continuano le polemiche tra chi sostiene che la responsabilità di quanto accaduto è anche dei passanti che non hanno aiutato il nigeriano mentre Ferlazzo lo soffocava – magari riprendendo anche la scena – e chi invece ritiene che non si potesse fare nulla. Di certo tutta la tragica vicenda è durata alcuni minuti, tra l’inseguimento la colluttazione e l’aggressione finale – quasi un minuto con l’africano a terra – e appare chiaro che chi doveva intervenire non lo ha fatto in tempo per salvare la vita al povero 39enne, colpevole solo di aver insistito per la vendita di alcuni fazzoletti.