Fermo.- Con 19 appuntamenti, di cui uno fuori abbonamento, il Teatro dell’Aquila di Fermo conferma per la stagione 2022-23, promossa dal Comune di Fermo con l’AMAT e il contributo della Regione Marche e del Ministero della cultura il ruolo che gli è proprio quale punto di riferimento per l’intera regione e non solo.
Tanti i colori, le emozioni e le riflessioni che il calendario teatrale sarà in grado di restituire al pubblico dal 15 ottobre 2022 fino al 30 aprile 2023 e che si inaugura con Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli protagonisti di Servo di scena di Ronald Harwood per la regia di Guglielmo Ferro, grande inno d’amore per il teatro (15 e 16 ottobre).
Annoverata da alcuni tra le commedie più importanti del Novecento, Servo di scena racconta la storia di un gruppo di vecchi attori che, nonostante gli allarmi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale, continua imperterrito a portare nei teatri il repertorio shakespeariano. Per il capocomico di questa compagnia scalcagnata, anziano e stanco, ma capriccioso, dispotico e vanitoso, recitare è ormai l’unica ragione di vita ed è anche per questo che non smette mai di tiranneggiare il suo devoto assistente.
Il 26 e 27 novembre Arturo Cirillo porta in scena l’indimenticabile storia d’amore di Cyrano, contaminandola con musiche e canzoni del varietà e del teatro-canzone novecentesco in un carosello di mantelli, piume, cappelli a cilindro e paillettes. Il poeta spadaccino raccontato da Rostand alla fine dell’Ottocento abbandona qui le sue malinconie e diventa un performer, che soltanto sul palco riesce a riconoscersi. Energico, lo spettacolo prodotto da MARCHE TEATRO, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Nazionale, può contare su un cast affiatato (oltre a Cirillo, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli Valentina Picello, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini), che si muove sapientemente sul filo della finzione e della metateatralità.
Il 21 e 22 dicembre è la volta di un intramontabile classico di Tennessee Williams La dolce ala della giovinezza interpretato da Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni con la regia di Pier Luigi Pizzi, che si avvale della traduzione di Masolino d’Amico. Scritto nel 1952 con debutto a Broadway nel 1959, lo spettacolo raccolta di Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupire, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina.
Il compleanno, messo in scena per la prima volta il 28 aprile 1958 all’Arts Theatre di Cambridge e diretta da Peter Wood, è una delle pièce più apprezzate e rappresentate di Harold Pinter che la scrisse a soli 27 anni, influenzato dal teatro dell’assurdo di Samuel Beckett e dalla lettura del Processo di Franz Kafka, di cui lo stesso Pinter realizzò nel 1993 una sceneggiatura cinematografica. Il grande Maestro internazionale Peter Stein firma la regia di questo nuovo allestimento a Fermo il 7 e 8 gennaio. In scena alcuni dei suoi attori più “fedeli” e capaci come Maddalena Crippa, Alessandro Averone e Gianluigi Fogacci, affiancati da Fernando Maraghini, Alessandro Sampaoli, Elisa Scatigno, per uno spettacolo il cui debutto è previsto per ottobre 2022.
Chi non conosce Dracula, diabolico vampiro nato dalla penna di Bram Stoker nel 1897? Protagonista indiscusso della letteratura inglese di fine Ottocento e di una serie infinita di adattamenti teatrali e cinematografici giunge in forma di musical al Teatro dell’Aquila il 25 e 26 febbraio con Vlad Dracula, nato dalla volontà di Ario Avecone, regista e autore del libretto e di parte delle musiche che si avvale della collaborazione del Maestro Simone Martino autore di parte delle canzoni originali e di Manuela Scotto Pagliara per la parte letteraria, l’editing e alcune canzoni originali. In scena una nutrita compagnia tra cui Christian Ginepro, Arianna Bergamaschi e Giorgio Adamo. La colonna sonora, in stile hollywoodiano, strizza l’occhio ai grandi compositori da film, le canzoni originali attraversano con eleganza tanti generi musicali, dal pop al rock, alla modern ballad, lasciando che, insieme alle musiche, siano sempre funzionali alla storia.
L’8 e 9 marzo Nancy Brilli e Chiara Noschese sono le protagoniste di Manola di Margaret Mazzantini, regia di Leo Muscato, collaudato spettacolo sulle scene dei maggiori teatri italiani. Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo, una maratona impudica e commovente che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie, un testo sfrenato che prevede due interpreti formidabili per una “prova circense senza rete” che invoca l’umano in ogni sua singola cellula teatrale. Le due per un gioco scenico si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio.
Con Meglio stasera. Quasi-one man show il 18 e 19 marzo è il momento per venire a incontrare a teatro Stefano De Martino nel suo primo sorprendente spettacolo live diretto da Riccardo Cassini e trascorrere insieme un paio d’ore spensierate per conoscerlo meglio. Forse, ‘conoscerli’ meglio, perché non c’è un solo Stefano. C’è lo Stefano che racconta, lo Stefano ‘crooner’ insieme agli otto orchestrali della Disperata Erotica Band, sospesa fra Carosone e Sanremo, lo Stefano danzatore accompagnato nelle coreografie da alcuni ballerini professionisti (ex?) colleghi di qualche stagione addietro, lo Stefano imprevedibile, quello dell’allegria e dei giochi in tv, quello che dialoga ed empatizza con gag, monologhi umoristici, riferimenti insospettabilmente colti, improvvisazioni e scherzi col pubblico.
La stagione del Teatro dell’Aquila prosegue il 12 e 13 marzo con un cast al femminile per la commedia Fiori d’acciaio di Robert Harling, affidata all’interpretazione di Tosca D’Aquino, Rocío Muñoz Morales, Martina Difonte e altre tre attrici in via di definizione. “Fiori d’acciaio, nella sua versione cinematografica, è uno dei romanzi di formazione della mia prima giovinezza – dichiara Michela Andreozzi che condivide la regia con Massimiliano Vado –, storie di donne, grandi figure femminili che crescono, sbagliano, si confrontano, amano, odiano, combattono e qualche volta muoiono. Fiori d’acciaio, che vidi in sala poco più che adolescente, è stato il film che più di ogni altro mi ha spiegato cosa significhi essere donne e, nonostante ciò, fare fronte comune, ovvero la famosa, leggendaria, solidarietà femminile”.
Ambientato in una comunità di immigrati siciliani a Brooklyn, Uno sguardo dal ponte è il dramma della gelosia di Miller e chiude la stagione fermana il 29 e 30 aprile nell’interpretazione di Massimo Popolizio, indiscusso Maestro della scena che firma anche la regia. Un grande affresco sociale, ma anche il ritratto di un uomo onesto, Eddie Carbone, compromesso e sconfitto da una incestuosa passione erotica. Il testo ancora oggi concentra una serie di temi scottanti e attuali: la fuga dalla povertà, le tensioni dell’immigrazione clandestina, la caccia allo straniero e gli affetti morbosi che possono dilaniare una famiglia. In scena Valentina Sperlì, Raffaele Esposito, Michele Nani, Gaja Masciale, Felice Montervino e altri tre attori in via di definizione.
Un appuntamento “extra” l’11 marzo – in collaborazione con Best Eventi – con Francesca Michielin che torna nei teatri con il suo nuovo tour Bonsoir! MICHIELIN10 a teatro. Grande anno il 2022 per l’artista amata anche dal pubblico più giovane che segna i 10 anni di carriera durante i quali ha vinto Xfactor, partecipato a tre Sanremo (due volte in gara e nel 2022 come direttrice d’orchestra con Emma Marrone), partecipato all’Eurovision Song Contest e la pubblicato il primo romanzo. Nel 2022 torna anche a calcare il palco che l’ha resa celebre diventando la conduttrice della nuova edizione di Xfactor.
Nella foto : Francesca Michelin