San Benedetto del T. (Pa).- Lo scorso anno il Governo, e in particolare il Ministro per l’Ambiente Sergio Costa, è intervenuto per risolvere la situazione nei cosiddetti siti inquinanti “orfani”, stanziando 105 milioni di euro per la loro bonifica, di cui 2,7 milioni destinati alla regione Marche. Fondamentale è stato il raccordo tra il territorio, gli attivisti e i portavoce in consiglio regionale, e chi invece, come me, era a Roma potendo sensibilizzare il ministro competente e assicurandosi di portare a casa le risorse necessarie”.
Così l’onorevole pentastellato Giorgio Fede sulla questione della discarica in Via Val Tiberina: “Quella della Piattaforma Ecologica S.r.l., in Via Val Tiberina, a San Benedetto del Tronto, è una storia che seguiamo da oltre 10 anni. La discarica – racconta il deputato – è divenuta un vero e proprio pericolo per la popolazione e per l’ambiente nel 2009 e solo grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle, e soprattutto di Peppino Giorgini, prima come attivista e poi come consigliere regionale, oggi possiamo raccontare di aver fatto un bel passo in avanti.”
Giorgini depositò un esposto alla Procura di Ascoli Piceno nel 2014 che, insieme a quello del Comune di San Benedetto, diede origine ad un processo concluso con una condanna in primo grado per i proprietari della discarica, poi confermata dalla Cassazione.
“Peccato però – ricorda Fede – che la ditta non ha mai pagato né, ci risulta, mai lo farà, la pena pecuniaria. ”
In seguito, da consigliere regionale, Giorgini presentò una mozione, votata all’unanimità, per impegnare Presidente e Giunta Regionale a richiedere ad ARPAM di intervenire nel sito dismesso di Via Val Tiberina con dei carotaggi al fine di verificare la presenza di grafite radioattiva proveniente dalla Carbon di Ascoli Piceno (come denunciato pubblicamente, sulla stampa, dall’incaricato stesso che seppellì le scorie di grafite radioattiva).
“Un grande risultato per il Movimento 5 Stelle – aggiunge Fede – ottenuto in consiglio regionale, visto che l’ARPAM dal 2009 si rifiutava addirittura di effettuare un sopralluogo richiesto dal Comune di San Benedetto e aveva avviato un carteggio infinito senza mai verificare, nemmeno dal perimetro esterno, la contaminazione di reflui o percolati. ”
Sempre Giorgini, nel 2017, chiese ufficialmente con PEC al Prefetto di avviare un tavolo tecnico specifico con tutti gli enti interessati per la messa in sicurezza della discarica, e infine presentò una denuncia alla Commissione europea che portò al sanzionamento dell’Italia per infrazione.
“È stato fatto un lavoro enorme dal Movimento 5 Stelle- conclude Fede – sia a livello locale che nazionale. Nel sito di Via Val Tiberina ci sono centinaia, se non migliaia, di tonnellate di rifiuti pericolosi accertati, ma purtroppo la storia potrebbe non essere finita. Infatti la probabile presenza di grafite radioattiva non è mai stata ancora verificata, tenendo conto che proprio sotto quel preciso luogo scorrono le falde acquifere che da Ascoli arrivano a San Benedetto, pertanto occorre rimanere vigili, e fare, subito dopo aver tolto i rifiuti, i carotaggi previsti dalla mozione.
C’è anche la frustrazione connessa al fatto che i colpevoli di tutto questo non hanno mai pagato un centesimo per gli enormi danni creati all’ambiente, ma, concretamente – conclude – i rischi per i cittadini sono troppo grandi e perciò l’attenzione deve rimanere alta”.
Nella foto : Giorgini e Fede