Ancona.- Oggi presso la sede della Cgil Marche ad Ancona, è stato presentata da Eduardo Barberis la 32° edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2022, redatta a cura del Centro Studi e Ricerche Idos, con un focus di Vittorio Lannutti sulla situazione nelle Marche e l’approfondimento sulla situazione lavorativa dei migranti elaborato da IRES CGIL Marche su dati INPS.
“A livello regionale tutti gli indicatori sono in calo – afferma Lannutti: la popolazione migrante rappresenta l’8,6% della popolazione marchigiana (dal 9,7% di Fermo al 6,7% di Ascoli Piceno), in prevalenza di genere femminile e in una fascia di età prevalentemente tra i 30 e i 44 anni. Su un totale di 127.606 residenti stranieri, 97.076 sono cittadini non comunitari, che richiedono il permesso di soggiorno principalmente per ricongiungimento familiare. L’8,9% degli occupati sono stranieri, così come il 10% delle imprese regionali”.
Sottolinea Rossella Marinucci, della segreteria Cgil : “I dati elaborati dall’IRES Cgil Marche confermano la diminuzione costante del numero dei lavoratori migranti dipendenti e l’acuirsi delle diseguaglianze: I lavoratori migranti si occupano solo in alcuni settori (principalmente quello agricolo), con qualifica operaia per l’85,8% dei casi e con retribuzioni medie annue, nel settore privato, pari a euro 12.517/anno (ossia il 28% in meno della retribuzione media dei dipendenti italiani dello stesso settore)”
L’accoglienza offerta ai profughi ucraini non si è estesa ai migranti forzati di altre nazionalità, spesso provenienti da conflitti non meno sanguinosi, che sono rimasti oggetto di preclusioni e pregiudizi. La presenza dei migranti vive un inserimento sociale ancora subalterno.