Ascoli.- Comitati ambientali all’attacco di CIIP e ATO5 ( Ambito territoriale ) per i previsti aumenti delle bollette dell’acqua del 23% nel Piceno e Fermano. La notizia confermata dal presidente del consorzio idrico Alati e di fatto dai sindaci dei due territori, sta risollevando forti polemiche sulla gestione della risorsa idrica nel sud delle Marche. E questo sia per la distribuzione che per la qualità dell’acqua non certamente ottimale in diverse zone, soprattutto dopo il 2016.
Gli annunciati investimenti per il rinnovo della rete idrica non sono stati ancora fatti e ora si chiede ai residenti di pagare i progetti di ammodernamento e sistemazione di impianti spesso vecchi di decenni. In un quadro di grandi difficoltà per cittadini e imprese, e di scarsità dell’acqua stessa ( precipitazioni e sorgenti ridotte). Il Comitato Le buone acque del Pescara e il Tavolo Piceno per l’acqua bene comune hanno chiesto un incontro urgente a CIIP e ATO5 – presieduto dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti “per chiedere chiarimenti sugli aumenti e sentire le nostre ragioni”.
MT
