Urbino – Artista di fama internazionale e pittore, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista. Emilio Isgrò sarà ospite dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, mercoledì 14 dicembre, alle ore 10.00, per un incontro dal titolo “L’altra faccia della pittura e della scrittura”.
Un’occasione per approfondire il linguaggio artistico della “cancellatura” con cui Isgrò, a partire dagli anni Sessanta, ha dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali, che gli è valsa diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo (1977), divenendo uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti a livello internazionale tra XX e XXI secolo.
A presentare la sua carriera visiva saranno Alessandro Allemandi, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, e Marco Bazzini, critico, curatore e docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Nel corso dell’incontro sarà possibile scoprire anche un lato meno conosciuto dell’artista, quello letterario: sarà, infatti, presentato il suo ultimo volume di versi “Sì alla notte”, con cui Isgrò torna alle origini della poesia italiana, recuperando il sonetto nato nella Sicilia di Federico II.
Sarà il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino Luca Cesari ad introdurre l’ampia raccolta di sonetti, che sembrano stati composti da Emilio Isgrò prima della nascita della “cancellatura”, sebbene il linguaggio, i temi, la capacità dissimulatrice dei versi rimandino direttamente al lavoro di rinnovamento letterario che l’autore aveva avviato già allora.
A dialogare con l’Isgrò poeta anche Lella Mazzoli, direttore del Festival del giornalismo culturale e professore emerito di Sociologia della Comunicazione dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. L’incontro, rivolto agli studenti e aperto al pubblico, si terrà in Aula Magna Ora d’Aria nella sede centrale dell’Accademia, in via dei Maceri, 2 a Urbino.
credit : Luisa Porta