Sanità picena, fallito incontro tra Commissaria e sindacati : proteste in vista

Ascoli.- E’ guerra aperta nella sanità picena. I sindacati Cgil, Cisl, Ugl, Fials e la Rsu dell’azienda ospedaliera ascolana hanno diramato un duro comunicato contro la nuova Commissaria straordinaria dell’Ast di Ascoli, Vania Carignani.

Secondo loro, dopo 3 ore di confronto diretto, la dirigente la dirigente, in relazione alle “gravissime problematiche del personale” non avrebbe fornito “alcuna assicurazione in merito alla soluzione delle stesse né si è impegnata ad affrontare, con la necessaria determinazione, la carenza di risorse finanziarie che da anni affligge la sanità pubblica del Piceno”.  I sindacati dichiarano che la Regione Marche non avrebbe “rispettato gli impegni assunti con le rappresentanze dei lavoratori”, così come la vecchia ormai ASUR.

“I dipendenti della già Area Vasta 5 – sostengono le organizzazioni sindacali e la Rsu –  sono stati costretti ad autofinanziarsi, per alcuni anni, il pagamento delle indennità contrattuali a discapito del premio di produttività. Tantissimi operatori inoltre hanno cumulato cento giorni di ferie e spesso sono obbligati a saltare turni di riposo settimanale. Da tre anni poi , di fatto non viene loro pagato il lavoro straordinario con l’obbligo di recuperi orari, pressoché impossibili da attuare e non vengono pagate le indennità Covid e malattie infettive. ”

ospedale Mazzoni di Ascoli

Ma forse per la funzione pubblica di Cgil e Cisl, Ugl Salute, Fials e Rsu la questione più spinosa è questa : “La Regione Marche, nel triennio 2022/2024, nel mentre ha previsto per le strutture sanitarie presenti nelle province di Pesaro, Ancona, Macerata e Fermo un sostanziale incremento di diversi milioni di euro per la spesa del personale, per Ascoli Piceno ha invece deliberato una riduzione di detta spesa per euro 1.838.976 dimostrando così la chiara volontà di voler penalizzare questo Territorio”. Da qui la decisione di “preannunciare l’applicazione della clausola risolutiva contemplata nel Accordo dell’8/02/2022 relativo all’utilizzo dei Fondi 2021”  e programmare “plateali forme di protesta finalizzate a richiamare l’attenzione della collettività ” sulla situazione del comparto.

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