San Benedetto del T. (Ap).- L’area Brancadoro di San Benedetto del Tronto, 19 ettari che si sviluppano tra la Statale 16 e viale dello Sport, a ridosso dello stadio Riviera delle Palme da giovedì scorso ha un nuovo proprietario ed è il gruppo Sideralba, sponsor ufficiale della Sambenedettese Calcio. Terreno acquistato all’asta per 2milioni di euro.
Dopo cinque aste c’è stata l’aggiudicazione a una società che fa capo a Luigi Rapullino, il quale ha pronto un progetto da realizzare su quest’area ancora tutto da svelare anche se per il momento si sa che non sarà solo impiantistica sportiva ma potrebbe esserci spazio per commerciale e ricettivo. Situazione che ha portato a una levata di scudi da parte dell’opposizione e non solo. Tanti puntano il dito sull’Amministrazione che non ha partecipato all’asta e non ha provato ad acquistare l’area così da metterla a riparo da eventuali speculazioni edilizie, vista anche la strategicità dell’area che ha una destinazione quasi esclusivamente a verde sportivo ma delle varianti potrebbero essere pronte dietro l’angolo.
A insorgere sono i pentastellati che attaccano: «La storia del business del mattone o del commercio a San Benedetto è stata spesso in qualche modo collegata alla nostra amata Sambenedettese. Questa è storia antica ma anche recente, anzi recentissima: i fallimenti di tante società – sostiene il Movimento 5Stelle – che si sono avvicendate negli ultimi trent’anni con fini affaristici più che sportivi ne sono la cartina al tornasole. Per questo ci chiediamo chi può credere che qualcuno abbia acquistato un’area di quasi 200.000 metri quadrati dove ad oggi non si può costruire nemmeno un appartamento, senza avere una ragionevole speranza di ottenere un cambio di destinazione d’uso?».
Viene ricordato come circa un terzo dell’area sia destinata a verde pubblico attrezzato, circa due terzi a verde pubblico sportivo e circa il 5% ad attrezzature tecniche distributive (strutture/capannoni lungo l’Adriatica a nord e a sud della caserma della Polizia Stradale). «Per il M5Stelle di San Benedetto – ribadiscono i pentastellati – una cosa è certa: in quella zona non ci sono, e non ci dovranno mai essere altri carichi urbanistici. Noi crediamo che questa manovra possa essere l’ennesima ricerca collegata al business del calcestruzzo e mattoni legato ai colori rossoblù». Alessandra Clementi
Nella foto : Peppe Giorgini, 5stelle