Procuratore di Ascoli : “Abrogare la Cartabia per la procedibilità a querela”

Ascoli.- “E’  urgente per evitare una perdita di credibilità per il sistema penale, abrogare subito tutta la parte della Riforma Cartabia che riguarda la procedibilità a querela”.

Lo dichiara all’Ansa il  Procuratore capo della Repubblica di Ascoli Piceno, Umberto Monti. Per il giudice è “anche necessario ripensare  tutto il resto di questa riforma e i suoi arzigogoli procedurali che allontanano l’accertamento del fatto e rendono del tutto evanescente la certezza della pena”.

“La perseguibilità a querela diffusa ‘a pioggia’ dalla riforma Cartabia – sostiene Monti – coinvolge anche reati come la violenza sessuale (su maggiorenne) o gli atti persecutori, reati molto ‘delicati’ e che riguardano proprio vittime deboli e impaurite. La violenza sessuale resta ora perseguibile a querela anche se è connessa con un sequestro di persona o con una violenza privata.

Stessa cosa – aggiunge il Procuratore – per la connessione degli atti persecutori con sequestro di persona o violenza privata. Ma è così difficile tener conto dello stato di soggezione della vittima di tali gravi reati, la sua paura, i dubbi, le incertezze e la difficoltà a vedersi addossata proprio dallo Stato la piena, esclusiva e totale responsabilità di far iniziare il procedimento penale, di far arrestare e di far condannare?”.

Finora in questi casi si procedeva d’ufficio, indipendentemente dalla volontà della parte offesa, che era così messa al riparo da ogni possibile timore.  Dichiarazioni quelle di Monti che faranno certamente discutere. Anche perchè si inseriscono in un dibattito nazionale sul servizio giustizia che vede il nuovo Ministro – ed ex magistrato – Carlo Nordio deciso a puntare a sostanziali modifiche alle normative attuali. Anche in tema di intercettazioni, oltre che di maggiore efficienza del sistema giudiziario.                     mt

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