Ascoli.- ” Le dichiarazioni rilasciate a “La Verità” dal Sen. Castelli, sul tema della ricostruzione, appaiono stonate e prive di riscontro operativo.” Lo affermano in una nota congiunta i parlamentari marchigiani del Pd, Augusto Curti (Ascoli) e Irene Manzi (Macerata.
“Il neo Commissario, che aveva assicurato di voler svolgere il mandato in rispettoso regime di neutralità, sferra invece un attacco incomprensibile sia contro il Partito Democratico che nei confronti della Struttura Commissariale. Questa uscita – sostengono i deputati Dem- fa il paio con la recente partecipazione ad un’iniziativa politica di Fratelli d’Italia, che poco si addice al ruolo oggi ricoperto. Noi crediamo che Castelli debba prendere atto dell’opera monumentale svolta, in primis, da Giovanni Legnini. Un impegno che, nonostante la vis polemica, lo stesso Castelli non può non riconoscere.”
Per Curti e Manzi inoltre “appare fuori luogo il giudizio espresso sul tema delle opere e dei cantieri. Per valutare
correttamente il processo di ricostruzione, è sufficiente prendere atto della mole di istanze autorizzate dalla
Struttura Commissariale. Si tratta di migliaia di interventi cantierati e cantierabili, il cui numero è in
progressivo e costante incremento.”
Augusto Curti
Per i parlamentari Pd le dichiarazioni di Castelli offenderebbero ” lo sforzo prodotto dai Sindaci e da tutte le risorse impegnate, con grande abnegazione, sul conseguimento dell’obiettivo finale della ricostruzione. A nostro avviso il neo Commissario ed ex Assessore Regionale, piuttosto, dovrebbe preoccuparsi del perché la Regione Marche, non ha ancora approvato il nuovo Piano delle Opere Pubbliche. Uno strumento essenziale, ai fini della ricostruzione, che tutte le altre Regioni del Cratere hanno adottato.”