San Benedetto del T.(Ap).- Verrà ricordato per la sua esperienza di veterano della Seconda Guerra Mondiale, per aver dedicato la propria vita alla ricerca di militari inglesi dispersi ma anche per aver portato il leader dei Pink Floyd Roger Waters nella Riviera delle Palme. E’ stato ritrovato morto questa mattina, all’età di 101 anni, nella sua abitazione di Porto d’Ascoli, Harry Shindler, uno dei protagonisti dello sbarco di Anzio durante il secondo conflitto bellico e cittadino onorario di San Benedetto.
Shindler dal 2006 viveva a San Benedetto in un’abitazione fronte mare, per gli ultimi anni della sua vita aveva scelto l’azzurro dell’Adriatico dopo aver trascorso la giovinezza nella Royal Elctrical and Mechanical Engineers, risalì l’Italia combattendo i nazisti da Anzio fino a Trieste.
E proprio gli ultimi decenni lo avevano visto in prima fila nella ricerca di soldati, agenti segreti, militari scomparsi negli anni tragici della Seconda Guerra Mondiale, tanto da conquistare il nome di “Cacciatore di ricordi”. Lui che durante la guerra aveva sposato una donna italiana e si era trasferito in Italia nel 1982, mentre nel 2006 aveva scelto San Benedetto per trascorrere la sua vecchiaia. In tanti in questi anni gli avevano chiesto di trovare tracce di reduci e dispersi.
Tra i tanti anche il ritrovamento ad Aprilia della tomba di Eric Fletcher Waters, padre del bassista e cantante dei Pink Floyd che nel 2016 volle ringraziarlo presenziando al suo compleanno in Riviera.
Nell’estate 2021, ad Harry gli erano arrivati gli auguri della Regina Elisabetta per i suoi cento anni, mentre nel 2012 era diventato cittadino onorario di San Benedetto riconoscimento conferitogli dall’ex sindaco Giovanni Gaspari.
La sua è stata una vita lunga e piena, vissuta nel segno di obiettivi nobilissimi e alti da perseguire che ne hanno fatto una figura di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore i diritti civili. Protagonista di battaglie, condotte anche quando l’età gli avrebbe permesso di fermarsi (basti pensare alle più recenti iniziative per contrastare la Brexit avviata dal suo Paese o per consentire ai cittadini britannici all’estero di esercitare il diritto di voto).
«Preziosissima – ricorda il sindaco Antonio Spazzafumo – la sua opera tesa a mettere in contatto persone o parenti di protagonisti di vicende di guerra o a fare luce su episodi misconosciuti della lotta di liberazione condotta dagli alleati e dalle forze della Resistenza. Lui che, poco più che ventenne, sbarcò ad Anzio con tanti altri ragazzi per liberare l’Italia. Doverosamente gli fu conferita la cittadinanza onoraria il 18 giugno 2012, anniversario della Liberazione della città, per aver dedicato la vita prima alla liberazione del nostro Paese dal giogo nazifascista, poi alla preziosa e instancabile opera di salvaguardia del ricordo di ciò che è accaduto e che non dovrà più accadere. Sono stato felice e onorato di aver partecipato, nel luglio scorso, alla festa organizzata in occasione del suo centunesimo compleanno». Nelle prossime ore saranno fissati i funerali, in attesa che arrivi suo figlio residente a Roma.
Alessandra Clementi