San Benedetto del T. (AP).- L’amministrazione Spazzafumo è appesa a un filo. E’ di 13 a 12 il rapporto tra maggioranza e minoranza dopo l’uscita, nelle ultime settimane, dei consiglieri Luciana Barlocci e Simone De Vecchis entrambi di Rivoluzione civica mentre lo scorso fine settembre se ne era andato sbattendo la porta il capogruppo di San Benedetto Viva Giorgio De Vecchis.
Fibrillazioni, mal di pancia, voti contrari fino a lasciare ben tre poltrone vuote in maggioranza per approdare al Gruppo misto dell’opposizione.
E’ quanto accaduto da qualche mese a questa parte. Un’escalation iniziata a settembre con l’uscita di Giorgio De Vecchis veterano della politica sambenedettese che dopo aver appoggiato la compagine Spazzafumo ne ha preso le distanze sulla vicenda del mancato riconoscimento della Picenambiente a controllo pubblico.
A distanza di qualche mese a dire addio è stata la consigliera di Rivoluzione civica Luciana Barlocci la quale solo qualche settimana fa tuonava: «Non posso essere catalogata come consigliere paletta pronta a votare tutto. Per me questa è una sconfitta, umana e politica. Già in campagna elettorale si era evidenziata prevaricazione, poca compattezza nel gruppo ma gli ho dato fiducia».
Luciana Barlocci
Cosa rimprovera al sindaco? «E’ inadeguato – risponde l’ex consigliera di Rivoluzione – ha pessimi rapporti con tutto il territorio, interagisce solo con il Comune di Ascoli. Questa amministrazione si è allontanata da tutti, su argomenti come la sanità, la Ciip. Riqualificano il Ballarin senza coinvolgere Grottammare. Tutto si decide nelle segrete stanze».
Barlocci che ha un’estrazione politica di sinistra e a cui è stata spesso rimproverata l’amicizia con l’ex onorevole Luciano Agostini? «Il problema – risponde Barlocci – non è Agostini ma Spazzafumo che non accetta le donne con caratteri forti».
Oggi a parlare di un sindaco inadeguato è il capogruppo di Rivoluzione Simone De Vecchis il quale parla di mancato coinvolgimento della maggioranza nelle scelte amministrative, tanto da auspicare uno scioglimento anticipato del consiglio affinché i sambenedettesi possano tornare al voto. «La prova del nove della conduzione amministrative del sindaco – spiega il giovane De Vecchis – è il caso Ballarin. In campagna elettorale avevamo firmato e sostenuto il progetto stilato da Marcozzi per poi ritrovarci lo scorso autunno con un incarico a Guido Canali che a novembre ci ha presentato un progetto nettamente diverso dal preliminare giunto nei giorni scorsi presso l’ufficio lavori pubblici, dove solo metà campo viene riqualificato. Per non parlare della vicenda del mancato riconoscimento del controllo pubblico di Picenambiente, dove il sindaco dopo tante promesse ha abbandonato tale percorso. Non voglio essere complice di questa amministrazione da cui mi sono sentito tradito. Il problema di fondo è il sindaco che non ha fatto squadra e non ha metodo».
A questo punto si guarda a Silvia Laghi seconda consigliera di Rivoluzione che potrebbe seguire la scelta dei suoi ex compagni di lista, ma è certo che basterà un singolo mal di pancia nei prossimi consessi per far mancare la maggioranza alla coalizione Spazzafumo e per molti il commissariamento con elezioni anticipate potrebbe essere dietro l’angolo. Alessandra Clementi
foto : Simone De Vecchis