Senigallia (An).- “A quasi sette mesi dall’alluvione la città si chiede come mai non è stato fatto ancora niente per garantire la sicurezza del territorio e ripristinare le infrastrutture danneggiate. Pare che non sia un problema economico visto che vengono sbandierati consistenti fondi previsti dallo Stato. Allora cosa ferma la messa in sicurezza e la ricostruzione nelle aree devastate dall’alluvione?” .
Lo dichiara in una nota il Comitato “Diritti al Futuro” di Senigallia che critica la Giunta comunale e parla di “incompetenza e inattendibilità politico amministrativa di governa la città”.
Nelle mire del Comitato in particolare l’assessore all’ambiente e al porto Elena Campagnolo rea di aver affermato, in una intervista del 5 aprile che ” i lavori alla foce del fiume Misa sono di competenza della Regione mentre invece, ormai da decenni, il tratto del fiume dal ponte della ferrovia alla foce, in quanto demanio marittimo, è di competenza del Comune di Senigallia a cui è stato dato in concessione.”
Pini taglia lungo lo stradone del fiume Misa
Secondo “Diritti al Futuro” ci sarebbe inoltre confusione sul risanamento del fosso della Giustizia, che non viene curato ed anche sulla questione dei pini dello stradone Misa : : “C’è da chiedersi se l’assessore Campagnolo abbia mai richiesto l’autorizzazione all’Autorità idraulica prima di abbattere (in piena notte…) i pini dello stradone. Quei pini erano infatti su di un argine di II categoria e la competenza, sulla base del R.D. 523/1904 art. 96, comma c), è del demanio idrico (Regione). Quella autorizzazione dell’Autorità idraulica – afferma il Comitato – era più che necessaria prima di tagliare i pini perché ora le radici marciranno creando dei vuoti che indeboliranno la struttura di difesa.”
Infine il ponte Garibaldi : “Lo sa l’assessore che il ponte Garibaldi è comunale e al comune di Senigallia spetta la sua ricostruzione? Dite che sono arrivati tanti soldi dal Governo, allora spendeteli! “