Cupra Marittima dice no al Parco Marino del Piceno

Cupra Marittima (Ap). Gli operatori turistici e balneari di Cupra Marittima dicono no al Parco Marino del Piceno. Riuniti nelle associazione ACOT e APS, gli imprenditori della cittadina ricordano che il Parco si dovrebbe estendere da Marina di Altidona fino a San Benedetto.

Prevedendo limitazioni alla pesca, al diportismo e alle attività economiche che costituirebbero, secondo gli operatori cuprensi “un appesantimento politico e burocratico, con nuovi organismi di potere e vessazioni sulle imprese della costa, oltre che su residenti e turisti”. Per gli aderenti alle due associazioni il Parco Marino del Piceno non favorirebbe lo sviluppo turistico del territorio, come dimostrerebbe il caso dell’Area protetta Torre del Cerrano, con molti comuni che hanno fatto richiesta di uscirne.

“Dopo il fallimento del Consorzio della Riviera delle Palme – dicono ACOT e APS- ci sarebbe bisogno invece di una strategia di promozione balneare, culturale e gastronomica di livello, sull’esempio del Conero, di Fano e della provincia di Fermo. Mentre sulla nostra costa ognuno va per conto suo. Occorre pensare ad un progetto di sviluppo turistico serio e non al greenwashing”.      mt

 

Comments are closed.