Pesaro.- Cosa fanno assieme Pulcinella e il Gigante? Sono i due protagonisti del prossimo appuntamento della Stagione Sinfonica “La musica attorno – Xanitalia per il territorio”, organizzata a Pesaro dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini insieme all’Assessorato alla Bellezza del Comune e all’azienda Xanitalia. Una stagione che vanta anche il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e del Ministero della Cultura.
Questa sera al Teatro Sperimentale andrà in scena uno spettacolo con due parti distinte, ma accomunate, oltre che dal titolo scelto per la serata, dalla presenza del Corpo di ballo dei giovanissimi danzatori del Liceo Scientifico, Musicale e Coreutico G. Marconi (Pesaro), dalle coreografie di Laura Mungherli, dalla voce dell’attrice Giulia Bellucci e dalla presenza dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, diretta dal Maestro Noris Borgogelli, che della compagine è direttore per la formazione del pubblico più giovane.
Il primo titolo sarà eseguito con corpo di ballo e orchestra in prima assoluta: “Il Gigante egoista” è una composizione del Maestro Danilo Comitini. Lo spettacolo si ispira all’omonimo racconto di Oscar Wilde, in cui un Gigante molto egoista preclude a tutti i bambini del paese l’accesso al suo giardino: in quel luogo vuoto e silenzioso anche la Primavera decide però di non varcarne la soglia, così nella proprietà del Gigante è sempre inverno. Solo un piccolo bambino indifeso riesce ad intenerire l’arido cuore del proprietario..
Il secondo spettacolo della serata porta invece la firma del compositore Igor Stravinskij, russo di nascita, francese e poi statunitense di adozione, sepolto infine a Venezia, vicino all’amico Djagilev: una sorta di metafora geografica di una vita passata a viaggiare, a sperimentare, a studiare il passato e il presente cercando una strada per il futuro, a cambiare stile mantenendo un’unità stilistica. Per dirla con le parole dello stesso Stravinskij: “Sorgenti rigenerate di opere del passato hanno nutrito opere del presente per tutta la mia vita: ecco uno dei motivi per cui credo che la mia musica debba essere considerata come un complesso organico”.
A proposito di sorgenti rigenerate di opere del passato, la storia narra che il citato Sergej Djagilev, impresario dei Balletti russi, incontrò a Parigi Stravinskij e, salutandolo come un fratello, gli mise in mano un fascio di spartiti di musiche del Settecento, tutte attribuite inizialmente allo jesino Giovanni Battista Pergolesi, perché ne traesse un nuovo balletto le cui scene sarebbero state firmate da Pablo Picasso. Stravinskij si innamorò subito del progetto e nacque così nel 1920 Pulcinella, storia di un astuto giovane che ottiene l’amore della sua Pimpinella nonostante le insidie di compaesane innamorate e le ire dei rispettivi fidanzati..