Certificavano e vendevano come biologici , prodotti agricoli e alimentari che in realtà non erano tali. Arrivando a fatturare oltre 100 milioni di euro, con migliaia di tonnellate di mais, soia, grano, colza non controllate e certificate , e importate un po’ da tutto il mondo. Per questo ventisei tra imprenditori e certificatori sono stati rinviati a giudizio dal Gip del Tribunale di Pesaro nell’ambito dell’inchiesta Vertical Bio . L’accusa nei loro confronti è di associazione per delinquere finalizzata alla frode nell’esercizio del commercio . Gli illeciti contestati risalgono agli anni compresi tra 2007 al 2013.
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