Pesaro.- “La produzione annuale di acacia è a rischio a causa del caldo anomalo di febbraio e marzo.” Lo sostengono i consorzi apistici delle Marche, che lanciano l’allarme.
“A partire dal mese di aprile, in concomitanza con la prima fioritura di acacia, il freddo, le precipitazioni intermittenti e il vento forte stanno compromettendo il raccolto e le api stanno lavorando in forte stress. Le fioriture, in parte compromesse ma anche quelle in fase di crescita, sono a rischio e mettono in seria difficoltà il raccolto del miele di acacia, che rappresenta il top di gamma dei mieli”.
La situazione è simile in tutta la regione, pertanto i Consorzi apistici delle cinque province esprimono grande preoccupazione: “Si stanno verificando le stesse condizioni meteo degli ultimi anni e, in particolare, del 2019 quando le basse temperature di aprile hanno bruciato quasi totalmente la fioritura di acacia. Negli ultimi anni si sono registrati inverni poco freddi, primavere e fioriture anticipate, ritorni di freddo ad aprile, estati troppo calde e soprattutto grande siccità, il tutto accompagnato da eventi atmosferici estremi come le grandinate o il vento continuo. Se l’ambiente è in forte difficoltà – aggiungono i produttori di miele- le api sono le prime a subirne le conseguenze. E gli apicoltori non solo ogni anno raccolgono sempre meno miele, ma devono far fronte a notevoli difficoltà e fare di tutto per cercare di far sopravvivere le proprie api”.