San Benedetto (Ap) . Sabato 27 maggio il Piano volumetrico dell’ ex stadio Ballarin di San Benedetto andrà al vaglio del consiglio comunale. Una modifica delle volumetrie dal momento che le due curve e la tribuna est verranno buttate a terra nel nuovo progetto firmato dall’archistar Guido Canali. Elaborato che accende gli animi viste le fibrillazioni che ci sono state durante la commissione lavori pubblici propedeutica alla prossima assise.
Nel corso della discussione la minoranza ha messo in forse, alcuni hanno parlato addirittura di fondi persi, riferendosi la cifra di 450mila euro che la Fondazione Carisap intende mettere a disposizione nella riqualificazione del Ballarin. La condizione principe posta dall’ente ascolano sarebbe la condivisione del progetto. Proprio su questo aspetto sono nate le contestazioni da parte dell’opposizione che ha sottolineato come ad oggi l’elaborato sia stato poco condiviso con la città e la compagine politica. L’amministrazione Spazzafumo dal canto suo ha ribadito che la somma, pur ancora non disponibile non sarebbe stata affatto persa.
Per quanto riguarda l’iter del progetto sono state oltre 80 le imprese che hanno risposto alla manifestazione di interesse emanata dal Comune, tra queste sono state estratte 10 ditte che ora parteciperanno al bando per l’assegnazione dei lavori. Intanto il progetto è stato inviato alla ditta esterna Servizi integrati all’ingegneria srl di Cagliari per la verificazione dell’esecutivo che comprende la demolizione delle tre gradinate, la realizzazione del museo dedicato alla Sambenedettese, un pergolato e la predisposizione per future installazioni di verde oltre a vasche che verranno inseriti in una seconda fase. Pe ora andrà a gara solo una sezione dell’intero campo da calcio per un importo di 2,6milioni di euro. In un secondo tempo si andrà a proseguire la progettazione per l’intero impianto. Lo stesso dirigente Mauro Bellucci ha ricordato i tempi strettissimi, essendo un intervento legato ai fondi del Pnrr, quindi che dovrà andare a bando entro la fine di luglio.
Perplessità dalle minoranze consiliari sono state sollevate anche su come tale intervento si possa inserire nella realizzazione del terzo braccio previsto nel Piano regolatore del porto. Così come non sono mancate critiche su un elaborato che non prende in esame l’intera area ma solo una parte del comparto e soprattutto sarebbe solo un lontano parente del progetto illustrato lo scorso novembre all’Auditorium dall’architetto parmense Canali. Insomma più di un mal di pancia verso quello che è candidato a essere l’intervento strategico dell’amministrazione Spazzafumo, si preannuncia uno scontro ferrato sabato in consiglio comunale.
AC