Ascoli.- Prove di unità delle opposizioni di Ascoli, in vista delle elezioni comunali del 2024. Dieci tra partiti, movimenti e liste civiche dell’area di centrosinistra hanno lanciato ufficialmente il progetto del “Cantiere riformista”.
Un’iniziativa che mira a costruire “un campo largo” di alleanze, da contrapporre alla destra che guida da sempre l’Amministrazione del capoluogo piceno. L’occasione per presentare il Cantiere è stata data sabato pomeriggio nell’incontro svoltosi presso il Chiostro di San Francesco, nel centro storico della città. Presenti consiglieri comunali e rappresentanti di Pd, Cinquestelle, Ascolto e Partecipazione, Dipende da Noi, Partito Socialista, Articolo Uno, Riformisti e Civici, Prospettiva Ascoli, Territorio e Sviluppo, Attivamente Ascoli.
“Dobbiamo mettere da parte le ideologie – ha detto il capogruppo di AP, Emidio Nardini – e costruire un programma unitario senza il quale non ci sarebbe partita. Ascoli è diventata una città marginale ed in costante decadenza, con un declino demografico senza precedenti. E questo perchè la Giunta Fioravanti fa solo annunci e non affronta alcun nodo rilevante del capoluogo : occorre dare un alternativa ai cittadini – ha aggiunto Nardini – e farli tornare ad essere protagonisti del loro territorio, e non semplici sudditi come adesso.”
All’incontro, oltre ai consiglieri del Pd, Pietro Frenquellucci e dei Cinquestelle Massimo Tamburri, sono intervenuti anche esponenti della società civile e delle professioni. Tra questi docenti di architettura dell’Unicam , presidenti di comitati dei genitori ed altri. E dai loro interventi è emerso che “Ascoli è una città isolata e respingente”, dove da “30 anni non si investe sui giovani” e dove la cultura viene misurata sulla bellezza della biblioteca comunale e non sulle iniziative che vengono svolte per farla crescere.
Ma anche un capoluogo dove dal 2016 non si è fatto quasi nulla per mettere in sicurezza le scuole o per trasferire gli studenti in plessi alternativi, nonostante il sisma abbia fatto chiudere 2 istituti e provocato 13 milioni di euro di danni : “Qui si sta scherzando con il fuoco – ha dichiarato Francesco Di Silvestre – e la responsabilità non è solo dell’attuale sindaco ma anche di quello precedente Castelli, che dopo le scosse negava che le scuole cittadine avessero dei problemi.”
Insomma, è stato detto “una città reale che è molto distante dalla città virtuale che viene propagandata dal Comune” e che per questo ha bisogno di rilanciarsi.
MT