San Benedetto del T.(Ap).- Amatissimo da molti, soprattutto a sinistra. Odiatissimo da altri, soprattutto a destra. Ma sempre e comunque al centro del dibattito pubblico e giornalistico. Parliamo di Michele Santoro, giornalista oggi 72enne ma ancora molto attivo sul piano culturale e politico, con libri e non solo, sarà venerdi sera 23 giugno a San Benedetto.
Per lui un incontro dal titolo “E tu che fai ? Monologo inedito contro la guerra e un mondo nuovo” che sarà ospitato al teatro Concordia. Naturalmente si parlerà di Ucraina e Russia, ma probabilmente anche della situazione in Italia e del ruolo del nostro Paese sullo scenario internazionale.
Ma forse sarà anche l’occasione per tornare sulla morte di Silvio Berlusconi, personaggio che ha fatto la storia italiana degli ultimi 30 anni. Anche quando, non proprio in maniera liberale emanò da Sofia quello che fu definito “l’editto bulgaro”. Era il 2002, e l’allora Presidente del Consiglio e fondatore di Forza Italia attaccò duramente Michele Santoro, Enzo Biagi e il comico Daniele Luttazzi per il loro “uso criminoso della televisione pubblica”.
Il giornalista salernitano dirigeva il programma RAI Sciuscià, e dopo aver replicato a Berlusconi tenne un’altra puntata e poi dovette lasciare. Come un altro gigante del giornalismo, dallo stile diverso ma dall’indipendenza specchiata come Enzo Biagi. Insomma se Berlusconi è stato un protagonista della politica nazionale dal 1994 in poi, nel bene e nel male, Santoro lo è stato dell’informazione libera e coraggiosa, con trasmissioni tv in Rai, Mediaset e La7 che hanno fatto epoca – da Samarcanda al Rosso e Nero, dal Raggio Verde ad Anno Zero – formando anche fior di professionisti come Riccardo Iacona, Corrado Formigli, Sandro Ruotolo ed altri. E la sua parte la vuol fare ancora, come testimonia il suo impegno recente con interviste, manifestazioni pubbliche e libri per fare luce sulle cause vere e i rischi della guerra in Ucraina. L’appuntamento è a San Benedetto venerdi prossimo.
Marco Traini
