Macerata.- Spumeggiante spettacolo ieri nell’incomparabile scenario dello Sferisterio di Macerata. La finalissima di Musicultura 2023 non ha deluso le attese, regalando al folto pubblico presente oltre tre ore di grande show e di musica orginale di notevole qualità. Questo grazie all’ottima e brillante conduzione di Flavio Insinna, affiancato dall’impeccabile Carolina Di Domenico. Ma anche e soprattutto agli otto giovani artisti giunti all’ultimo atto del concorso nazionale e agli ospiti dell’evento.
Tra questi suggestivo l’inizio dello show con Cristicchi e Amara che hanno omaggiato Battiato, e poi dopo l’esibizione dei finalisti il minishow di Ermal Meta e Dardust. La voce potente del primo e l’estro creativo del musicista ascolano – nei suoi pezzi strumentali dal ritmo travolgente, anche se forse poco sviluppati e ripetitivi – hanno trascinato gli spettatori e ottenuto lunghi e sinceri applausi. In mezzo l’intervista a Mogol e il medley dei successi di Lucio Battisti interpretati dal cantante di Latina Gianmarco Carrocci, hanno reso ancora più coinvolgente la serata fresca allo Sferisterio di Macerata.
Ermal Meta
Quanto al concorso, ha vinto il primo premio la band palermitana dei Santamarea, che si sono esibiti per ultimi e che hanno vinto anche il premio della critica. Ma a noi sono piaciuti particolarmente l’esibizione della ferrarese AMarti – con la sua voce calda, le sonorità acustiche e suadenti e l’atmosfera nordica ricreata per l’occasione – e di due giovani e promettenti rockers accompagnati dai loro gruppi : la romana Ilaria Argiolas e il fiorentino Zic.
Ma bravi tutti gli altri finalisti di Musicultura 2023 : Lamante, cecilia, Simone Matteuzzi, Cristiana Verardo. Un plauso all’organizzazione del festival e alla sua guida Ezio Nannipieri. Lo spettacolo di ieri sera allo Sferisterio di Macerata sarà trasmessa sulla RAI il 6 luglio prossimo. Marco Traini
nella foto : i finalisti con Insinna e Di Domenico
