Pesaro.- «Non ci sono le condizioni minime a che venga portato avanti; si abbandoni il progetto della discarica a Riceci e si studi il “piano B”». Così il sindaco Matteo Ricci è intervenuto in Consiglio comunale nel rispondere all’interrogazione del consigliere Andreolli, a pochi minuti dal Cda (delle ore 17) in cui il presidente di Marche Multiservizi Andrea Pierotti presenterà l’ordine del giorno con i contenuti esposti in Consiglio dal sindaco.
Ricci è partito dall’analisi delle esigenze del ciclo dei rifiuti nel territorio: «Fino a poco tempo fa erano presenti 6 discariche; 3 sono state chiuse poi si è aggiunta la quarta di Ca Lucio. Al momento la discarica di Ca Asprete (Tavullia), è prevista in funzione fino al 2027 e contemporaneamente si sta discutendo del prolungamento di quella di Monteschiantello». La seconda è gestita da Aset, la prima da Marche Multiservizi, «Per cui è comprensibile che la stessa MMS si ponga il problema di dove mettere i rifiuti industriali (non pericolosi) in vista della chiusura programmata per il 2027».
Il sindaco Ricci ha poi sottolineato: «Non sono mai stato coinvolto nella discussione rispetto alla possibilità della discarica di Riceci; è un’iniziativa portata avanti dall’Amministratore delegato. Come sindaco, interessa avere un luogo dove smaltire i rifiuti, ed evitare vengano portati fuori dal territorio con conseguenti costi economici e ambientali non sostenibili».
Il sindaco è poi entrato nel merito dell’ipotesi di una nuova discarica a Riceci: «Nell’ultima assemblea dei soci MMS – alla presenza di Hera – ho detto chiaramente che il progetto va rivisto perché non ci sono le condizioni minime a che venga portato avanti: il sindaco di Petriano prima favorevole, ora è nettamente contrario; la Provincia ha espresso la sua contrarietà; l’assessore regionale Aguzzi ha detto che il progetto non è applicabile». Poi ha aggiunto: «Nel Consiglio di amministrazione di MMS di oggi il presidente Andrea Pierotti porrà in discussione l’ordine del giorno con i contenuti che sto presentando; chiederà di interrompere il percorso di Riceci e di studiare un “piano B”».
Piano B che, per il sindaco, non è un termovalorizzatore, «nelle Marche non realizzabile per legge. Non sono un tecnico – ha detto – ma pragmaticamente credo sia meglio utilizzare meglio e di più le attuali discariche. Spetterà alla dirigenza di MMS l’individuazione dell’alternativa».