Pesaro. – Presentata nella sede della Provincia di Pesaro, la rassegna artistico – musicale “I Suoni delle Alte Marche – Summer 2023”, coordinata dall’Unione montana del Catria e Nerone in collaborazione con i Comuni di Acqualagna, Apecchio, Arcevia, Cagli, Cantiano, Frontone, Piobbico, Sassoferrato e Serra Sant’Abbondio.
«Un lungo viaggio con 27 eventi di musica, prosa e recitazione ad ingresso gratuito – sottolineano gli organizzatori – che partirà venerdì 7 luglio e terminerà domenica 10 settembre, attraverso una rete di collaborazioni e sinergie unica nel suo genere.
Coinvolti vari operatori specializzati del settore come “Alte Marche Altra Musica – Musicamorfosi”, “Terre Sonore- Fano Jazz Network”, “Teatro Libero del Monte Nerone”, “Accademia del Teatro di Cagli” e “Teatro Alte Marche Compagnia”.
In cartellone, tra gli altri artisti, i recital pianistici di Alessandro Petrolati e Marco Ottaviani, il jazz di Amine Mraihi, la violinista Fakizat Mubarak, il soprano Laura Muncaciu, il basso elettrico di Manou Gallo, la presentazione del nuovo album di Mario Mariani, Aion Project Trio, Pjc Quintet, Imperial Quartet, la musica per viola da gamba di Luciana Elizondo e tanto altro ancora.
«La rassegna – rileva il presidente della Provincia Giuseppe Paolini – tocca un territorio ricco di cultura, creatività, storia e tradizioni. Si tratta di un vero connubio fra musica, spettacoli e opere d’arte in grado di armonizzarsi con la bellezza dei borghi delle aree interne. Un ‘unicum’ che affascinerà il visitatore anche grazie all’intreccio tra patrimonio culturale, naturalistico ed enogastronomico: l’operazione è sicuramente funzionale a promuovere un turismo di rete».
Frontone
«La manifestazione – osserva il presidente dell’Unione montana del Catria e Nerone Alberto Alessandri – è la concretizzazione di un’idea di promozione territoriale di rete, a cui stiamo lavorando per portare le alte Marche a diventare una destinazione unica, forte e coesa su tutti i fronti, inclusi quelli culturali e artistici. La cultura diventa sempre più un asset strategico per dare risonanza alla vocazione singolare-plurale delle comunità territoriali».
«Con ‘I Suoni delle Alte Marche’ – dice il coordinatore della rassegna Sandro Pascucci – si vuole tracciare un itinerario estetico–estatico, nel suo significato originario di “esperienza sensibile”. Un tragitto esperienziale che intreccia conoscenza, relazione ed emozione attraverso suoni, musica e voce».
Dal barocco al contemporaneo, dal jazz alla canzone popolare, passando per prosa e canto: saranno proposti linguaggi artistici «che per loro natura sono inclusivi e comprensivi, grazie alla libera apertura all’ascolto, al di là di particolari idiomi o specificità tecniche. L’evocazione di questo incontro sinergico è rappresentata dall’immagine che Marco Smacchia ha racchiuso nel logo: il fossile di una conchiglia marina che ha abitato le alture appenniniche e che oggi ritorna nel suo vortice di forme e colori. Una rassegna significativa anche in vista dell’imminente costituzione di una Dmo (Destination management organization) delle Alte Marche». Sottolinea il consigliere regionale Giacomo Rossi: «Si tratta di una lodevole iniziativa, valorizzata da artisti veri, capace di mettere insieme attraverso la musica e la cultura un territorio importante come quello del Catria e Nerone».
foto : Serra Sant’Abbondio