Ancona – Il gruppo assembleare in Regione del Partito Democratico raccoglie il grido di allarme lanciato dal presidente dell’Opera Pia Mastai Ferretti, Mario Vichi, che anche nel ruolo di rappresentante degli enti gestori delle Marche nei giorni scorsi ha denunciato i gravi rischi che incombono su Fondazioni, Aziende pubbliche di servizi alla persona, Residenze per anziani e cooperative senza scopo di lucro, a causa della recente delibera della giunta regionale che prevede di mettere a gara gli accreditamenti delle strutture socio sanitarie.
Con il capogruppo Maurizio Mangialardi e la vice capogruppo Anna Casini, il Pd chiede alla giunta regionale di sospendere l’atto approvato la scorsa settimana e aprire un confronto con il governo per tutelare il futuro di 160 strutture marchigiane che gestiscono circa 14 mila posti letto e occupano oltre 16 mila dipendenti.
“I timori espressi dal presidente Vichi – afferma Mangialardi – sono fondati. Fin dal suo insediamento la giunta Acquaroli ha trascurato le problematiche degli enti gestori, esplose durante la pandemia con un vertiginoso aumento dei costi e la drastica riduzione di nuovi ingressi. La questione dei ristori per coprire queste perdite non è stata mai affrontata in maniera adeguata, lasciando queste strutture in uno stato di precarietà che ancora oggi espone molte di esse al rischio fallimento. C’è poi il tema dei manuali di accreditamento: è necessaria una proroga, visto che le regole di autorizzazione sono cambiate troppo velocemente e senza alcuna condivisione. A tutto ciò si aggiunge ora questa nuova delibera che potrebbe aprire una crisi irreversibile”.
I due consiglieri Pd ribadiscono di essere “assolutamente favorevoli alla trasparenza”, ma secondo loro è necessario ” comprendere che un settore di questa rilevanza sociale, chiamato a farsi carico anche tramite convenzioni pubbliche di migliaia di anziani, minori, persone affette da disabilità e dipendenze, non può essere sottoposto tout court alle leggi della concorrenza come qualsiasi altro comparto economico. Anzi, è necessario tenere conto dell’alta qualità dei servizi erogati dagli enti gestori della nostra regione e del loro forte radicamento nel territorio, che è la prima garanzia di affidabilità. ”
nella foto : Anna Casini