Ancona.- La passione dei marchigiani per la bicicletta fa bene anche alla salute della nostra economia.
Una mobilità più rispettosa dell’ambiente, i costi della crisi energetica, una maggiore diffusione dell’attività fisica e sportiva e la fruizione del territorio mediante nuove forme di turismo sono alcuni dei driver della domanda di bicicletta, il prodotto di una delle “nicchie” di specializzazione che caratterizzano il made in Italy.
Alla fine del 2022 la filiera della bicicletta, che oltre alla produzione di biciclette e di loro componenti comprende anche la riparazione ed il noleggio, conta 3.233 imprese, 109 nelle Marche ( il 58,7% artigiane). L’analisi è dell’Ufficio Studi di Confartigianato
Le imprese della filiera della bicicletta nelle Marche crescono in un anno del 5,8% in controtendenza rispetto al calo del 3,8% del totale delle imprese, trainate dal +17,4% del noleggio di biciclette a cui si affianca il +3,3% della riparazione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio.
Dai laboratori artigiani escono sofisticati ‘gioielli’ per conquistare i record mondiali, modelli per ogni tipo di specialità agonistica, innovazioni per l’utilizzo quotidiano. Una filiera produttiva, sottolinea Emanuele Pepa presidente di Confartigianato Marche, famosa nel mondo di cui sono protagoniste proprio le piccole imprese che di ogni ‘pezzo’ della bici, dalla sella al pedale alle ruote, realizzano un piccolo capolavoro di manualità, ricerca, tecnologia.
Nella ripresa post pandemia la produzione della bicicletta si mostra molto vivace superando i problemi affrontati dal sistema manifatturiero, quali in particolare l’aumento dei costi di materie prime ed energia. Nel 2022 la crescita annuale della produzione del settore è pari, infatti, al 10,1% e rispetto al 2019 si registra un +34,7%, per cui l’Italia stacca nettamente la Germania a +5,0%, mentre la Francia segna un calo del 21,1%.
Nel 2022 secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato, l’export italiano del settore della bicicletta vale 1.149 milioni di euro di cui 606 milioni di euro di componentistica (52,7% del totale) e 543 milioni di euro di biciclette (47,3% del totale), quest’ultimo composto da 351 milioni di euro di biciclette non elettriche (30,6%) e 192 milioni di euro di E-bike (16,7%).