Ascoli Piceno 19 ottobre.- Nelle Marche negli anni della crisi, si sono persi quasi la metà dei posti di lavoro in edilizia , il che significa oltre 13 mila addetti , con 3 mila aziende che hanno cessato l’attività. E’ quanto è emerso oggi dal dibattito al congresso regionale della Fillea Cigl, che si è svolto a Pretare , frazione di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Sempre nelle Marche, la media delle ore mensili lavorate in edilizia si attesta intorno a 110. Secondo il sindacato , 5 miliardi di investimenti pubblici in opere infrastrutturali, stanziati negli ultimi anni “non si sono mai tramutati in cantieri per problemi amministrativi o burocratici per problemi delle aziende vincitrici degli appalti. “Complessivamente si tratta di numeri indecenti per una regione civile – sostiene Fillea Cigl – che da soli dicono dove sta andando il settore e quali trasformazioni in termini di riemersione di lavoro nero e grigio sta subendo. “ La Fillea conta 8530 iscritti e tutela i lavoratori dell’edilizia, del legno e delle cave. La gran parte degli iscritti è concentrata nel Pesarese dove il distretto del legno, sebbene ridimensionato dalla crisi, esprime ancora una centralità nella regione. Al termine dei lavori di oggi a Pretare, Daniele Boccetti è stato confermato segretario generale del sindacato di categoria