Dall’Unione Popolare Ancona riceviamo e pubblichiamo come contributo al dibattito :
Ancona.- “Il titolare di un’azienda, la “quattro Separator srl”, stava facendo un sopralluogo sul tetto della fabbrica in via Fioretti, nella zona Baraccola di Ancona, quando è caduto da un lucernario a circa dieci metri d’altezza, ed è deceduto.
Una notizia analoga arriva dal Viterbese. La giornata non è ancora finita, e i decessi sul luogo di lavoro sono già due.
Tutto questo pochi giorni dopo l’immane tragedia lungo la ferrovia: con i cinque operai deceduti sulla linea ferroviaria Milano-Torino, gli omicidi sul lavoro dall’inizio dell’anno salgono a 773 tra morti in itinere (177) e morti sul posto di lavoro (596), questi sono i dati che l’osservatorio di Rete Iside Onlus ha registrato alle ore 8,00 del 31 agosto.
Questi non sono numeri: sono persone che hanno perso la vita in una strage sistemica e continua, giorno dopo giorno.
La pratica degli appalti e dei subappalti ha mietuto vittime; i tempi ristretti e il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza hanno fatto il resto. Le ispezioni, con il numero degli ispettori ridotto al lumicino, non potevano far altro che portare inevitabilmente a
questo stato di cose.
Unione Popolare sta lavorando alla raccolta firme al fianco di USB per una legge di iniziativa popolare atta a istituire il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul posto di lavoro, uno strumento concreto al fine di tutelare lavoratrici e lavoratori; oltre
a questo, è sempre più sotto gli occhi di tutti la necessità di ripristinare il numero adeguato di personale atto a ispezioni e controlli.
Prevenzione da un lato e deterrenza dall’altro sono essenziali per tutelare ciò che c’è di più prezioso: la vita.
Per questo vanno anche ripristinate le strutture sanitarie e di controllo che esistevano sul territorio, che in collaborazione con gli RLS, contribuivano ad evitare incidenti da quelli più piccoli a quelli mortali. La spesa, quindi, per il Servzio Sanitario Nazionale va aumentata nella prossima manovra finanziaria; non vanno più distolte le spese per le assicurazioni private e men che meno per le spese militari, che sia in Italia che in Ucraina. Forme di mobilitazione, scioperi, presidi, momenti di riflessione e di studio vanno
richiesti e sostenuti, azioni per cui Unione Popolare è pronta a dare il suo contributo.”