Pesaro.- Da novembre 2023 a maggio 2024 brilla la Stagione Capitale Danza per la riapertura del Teatro Rossini a Pesaro, capitale italiana della cultura 2024, nata dalla rinnovata collaborazione tra Comune di Pesaro e AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura, main partner Gruppo Hera.
Il sipario il 7 novembre si apre su Over dance, nuova creazione per la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto di due rinomati coreografi quali Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane che affrontano il tema della trasformazione del corpo con una serata con interpreti senior (dai 65 ai 79 anni). Il progetto, poetico e permeato da domande universali, è composto da due performance – Un jour nouveau di Rachid Ouramdane e Birthday Party di Angelin Preljocaj – e ha riscosso un successo trionfale al debutto a Parigi dello scorso febbraio.
Sotto il titolo Ballade – Premio Danza & Danza 2022 come miglior produzione italiana – la MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merola, presenta il 24 novembre uno spettacolo composto da due inedite coreografie firmate da due autori italiani, Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli. I brani, interpretati dai danzatori della MMCDC, accompagnano il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse: Ballade di Bigonzetti è un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca, mentre Elegia di Morelli è ambientato e racconta la nostra epoca attuale, periodo che mai come ora porta vertigine e smarrimento, ma anche la rinnovata speranza di un nuovo inizio.
Il 2024 si apre il 2 febbraio con Triple Bill, tre coreografie di Marco Cantalupo e Katarzyna Gdaniec, Noa Zuk e Sharon Fridman per Naturalis Labor. Ad apertura di serata On, in polacco “lei”, coreografia di Marco Cantalupo e Katarzyna Gdaniec per quattro danzatrici – Jessica D’Angelo, Vittoria Franchina, Alice Risi, Elisa Spina- che passa dall’armonia alla rivolta e rivela la libertà, il potere e l’inventiva delle donne. Take 2 è una creazione per Alice Risi e Luca Parolin di Noa Zuk, coreografa israeliana che porta l’impronta di anni di lavoro con la prestigiosa compagnia Batsheva. Sharon Fridman, coreografo israeliano, in Hasta Cuàndo che conclude la serata esplora le relazioni d’amore attraverso una modalità compositiva che genera molteplici sensazioni affidando la danza a Raphael Candela, Jessica D’Angelo, Vittoria Franchina, Giuseppe Morello, Luca Parolin, Mirko Paparusso.
Un sensazionale lavoro di La Veronal, acclamata compagnia spagnola di danza contemporanea diretta da Marcos Morau, Pasionaria, giunge al Teatro Rossini il 7 aprile. Lo spettacolo dipinge un mondo immaginario, forgiato da uno sforzo collettivo, il luogo che chiamiamo progresso, dove la vita è diventata un’esperienza artificiale e gli abitanti di questo pianeta ideale hanno perso la facoltà di provare emozioni e passioni. In scena otto danzatori mostrano gli effetti di questa perdita, un lavoro che mette in discussione il concetto di progresso e i valori che dominano la nostra società.
Da sempre interessato al rapporto tra strutture musicali e coreografiche, il coreografo Emanuel Gat, uno dei più importanti e prolifici d’Europa, arriva a Pesaro il 16 aprile con la sua acclamat creazione Lovetrain2020, una sorta di “musical” contemporaneo costruito sui successi dei Tears for Fears. Attraverso la band culto degli anni Ottanta, icona della new wave britannica con i suoi intramontabili pezzi (Mad world, Shout, Everybody Wants to Rule The World, Change, Sowing The Seeds Of Love), il coreografo si tuffa nel “vibe” e nella spinta utopica di un’epoca ed esplora le possibilità espressive ed emotive scaturite dall’intreccio tra danza e musica pop. Quattordici i danzatori in scena pronti a una vera e propria esplosione di energia.
La conclusione della stagione di Danza il 31 maggio festeggia i 30 anni di Spellbound Contemporary Ballet, realtà di punta nella rappresentanza italiana su scala internazionale, con Recollection of a falling. Postiamo il futuro, programma in due parti con le creazioni di Jacopo Godani, tra i nomi di eccellenza italiana nel mondo, e Mauro Astolfi, coreografo capace di coniugare con grande maestria poesia e precisione. “Viviamo in un pianeta pieno di ricordi – scrive la compagnia nelle note di presentazione dello spettacolo -, abbiamo impiegato circa trent’anni per imparare come assemblare i nostri e non diventarne schiavi. Il ricordo della prima caduta, quell’attimo prima e soprattutto quell’attimo dopo che ci ha fatto capire che è stato un bene spingerci verso esperienze più profonde. Questo è il nostro punto di partenza, nato dall’idea e dal tentativo di parlare dell’interconnessione di tutto quello che abbiamo attraversato”.
Appuntamento fuori abbonamento con Lo Schiaccianoci del Balletto di Milano diretto da Carlo Pesta, per le feste di fine anno il 28 dicembre. L’ambientazione con i suoi colori vivaci negli arredi e gli elegantissimi costumi sempre in stile, le eccezionali caratteristiche tecniche e artistiche dei protagonisti che interpretano le coreografie di Federico Veratti, conducono immediatamente nel clima della fiaba natalizia per eccellenza.
Con la stagione di danza torna anche Oltre la Scena, ciclo di brevi incontri online (Zoom) pensati per esplorare gli spettacoli in programma a cura di Francesca Pedroni, giornalista, critico e studiosa di danza.
nella foto : Ballade-Elegia