Torna Climbing for Climate : le Università per l’ambiente

Ancona.- Torna con la sua quinta edizione l’iniziativa Climbing for Climate organizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile – RUS e dal Club Alpino Italiano – CAI, coinvolgendo gli Atenei italiani aderenti alla RUS in un’azione simbolica e coordinata di sensibilizzazione sulle problematiche del cambiamento climatico, per lanciare un appello per il potenziamento del contrasto alla crisi climatica, alla crisi ecologica e alla perdita di biodiversità, con particolare riferimento agli ambienti alpini, ma non solo.

Gli Atenei organizzano escursioni e trekking di proprie delegazioni nei rispettivi territori, prediligendo aree protette e luoghi in cui gli effetti del cambiamento climatico sono tangibili.

I governi di tutto il mondo hanno sottoscritto Accordi, a partire da quello di Parigi del 2015, con i quali si impegnano ad attuare politiche e interventi seri di riduzione drastica delle emissioni di gas serra, a cominciare da quelli prodotti dai combustibili fossili (carbone, gas metano e petrolio). Le misure effettivamente attuate finora, tuttavia, sono state insufficienti o contraddittorie, con il risultato che la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera non mostrano un’inversione di tendenza in grado di contenere l’aumento della temperatura entro un grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali. Le Università organizzatrici dell’evento Climbing for Climate 5, il CAI e la RUS rivolgono alle istituzioni regionali e nazionali l’appello a adoperarsi affinché il patrimonio territoriale venga preservato e arricchito, attraverso la protezione e il riequilibrio delle sue dotazioni finite e dei flussi di risorse rinnovabili.

Ad organizzare l’evento marchigiano, quest’anno, sarà l’Università di Camerino che, in collaborazione con l’Università di Macerata, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Urbino e con il supporto del CAI Marche, guiderà gli escursionisti in un bellissimo percorso sul sentiero che parte dalla faggeta del monte San Vicino per arrivare alla grotta di San Francesco ed eventualmente proseguire fino alla faggeta di Canfaito, coinvolgendo rappresentanti delle rispettive comunità universitarie.

“Quest’anno l’organizzazione dell’evento – sottolinea il Rettore Unicam Claudio Pettinari – è stata a cura dell’Ateneo di Camerino e ringrazio quanti si sono prodigati per l’individuazione di questo bellissimo percorso. Ancora una volta l’Ateneo vuole testimoniare l’attenzione ai temi legati alla sostenibilità, coinvolgendo attivamente tutte le componenti della comunità universitaria, facendo squadra in sinergia con gli altri Atenei delle Marche, con un impatto sociale importante volto alla diffusione della conoscenza delle problematiche relative ai cambiamenti climatici che si ripercuotono chiaramente anche sugli ecosistemi dei nostri meravigliosi territori. Da tempo Unicam, sia con l’adozione del piano sostenibilità per le sue strutture e per le sue attività, sia con azioni di efficientamento energetico sta riducendo consumi progettando in ottica di basso impatto ambientale, proprio con l’obiettivo di un’adesione convinta e concreta ai goals dell’Agenda Onu 2030.”

L’evento sarà l’occasione per condividere i progetti che le Università stanno portando avanti per promuovere la cultura della sostenibilità e, in particolare, per parlare dell’effetto dei cambiamenti climatici sull’ambiente.

“Con grande entusiasmo anche quest’anno l’Università di Macerata aderisce all’evento Climbing for Climate,- ha dichiarato il Rettore John Mc Court – auspicando la più ampia partecipazione all’iniziativa, al fine di una sempre maggiore sensibilizzazione sui rischi legati ai cambiamenti climatici in atto e sugli effetti che questi producono anche sul territorio marchigiano. Come Ateneo siamo impegnati sul fronte della sostenibilità sia attraverso azioni di formazione e informazione sia attraverso scelte concrete, come l’installazione di impianti fotovoltaici sulle nostre sedi che stanno consentendo notevoli risparmi energetici”.

Lungo il percorso gli accompagnatori CAI e i docenti Unicam, insieme agli esperti locali, mostreranno le peculiarità di un paesaggio unico come quello del Monte San Vicino e i rischi legati ai cambiamenti climatici su questi ecosistemi così delicati.

“Consapevole del ruolo fondamentale della sostenibilità nella formazione delle future generazioni – ha affermato  il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, prof. Gian Luca Gregori – l’Università partecipa con grande entusiasmo, anche quest’anno, all’evento Climbing for Climate, confermando l’importanza del confronto e della ricerca scientifica, per la protezione e il riequilibrio delle nostre risorse naturali e per promuovere la cultura della sostenibilità”.

Il Rettore dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, prof. Giorgio Calcagnini, ha sottolineato che “il cambiamento climatico è un’emergenza assoluta e dobbiamo attivarci su tutti i fronti possibili per contrastarlo, creando una cultura della sostenibilità “forte”. Il Climbing for Climate unisce gli Atenei marchigiani nella condivisione di conoscenze e nel rafforzare la consapevolezza sulle conseguenze ambientali ed economiche delle nostre azioni, indispensabile per arrivare insieme al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030″.

“Climbing for Climate unisce ancora una volta il mondo delle università e i soci del Club alpino italiano, – ha infine concluso il Presidente CAI Marche Bruno Olivieri. – Per il CAI la protezione ambientale e la sensibilizzazione nei confronti degli effetti del cambiamento climatico, che colpiscono le nostre montagne, rappresentano obiettivi prioritari del Sodalizio”.

Possono partecipare all’evento il personale dipendente, studentesse e studenti delle Università marchigiane (trasporto in autonomia, scarpe da trekking e abbigliamento adatto. Inoltre si consiglia di portarsi il pranzo al sacco e almeno 1,5 litri d’acqua. In caso di pioggia l’evento verrà rinviato/annullato). L’appuntamento è dunque per le ore 9,30 al parcheggio della faggeta del Monte San Vicino, dopodiché si partirà alla volta della suggestiva grotta di San Francesco e, per chi volesse, c’è la possibilità di proseguire per raggiungere la faggeta di Canfaito.

Giunto alla quinta edizione, il CFC è nato nel 2019 su iniziativa dell’Università degli Studi di Brescia che quest’anno, insieme alla sezione CAI di Brescia, ha coordinato l’organizzazione di un evento di rilevanza nazionale, tornando sui ghiacciai del gruppo dell’Adamello a quattro anni dalla prima edizione dell’evento il 30 e 31 Luglio 2023. L’evento è patrocinato da Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – MASE, dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – CRUI, dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS, dal Comitato Glaciologico Italiano – CGI.

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