Roma.- Il gaming online e gli eSport in generale vivono, in questi anni, un periodo di crescita senza precedenti. Lo scenario competitivo è oggi composto da importanti tornei dei più diversi esempi videoludici: da giochi da casinò, come il poker o il blackjack con o senza la regola del 17, a simulatori calcistici come FIFA o eFootball, giungendo a protagonisti assoluti come League of Legends, Fortnite o DOTA2. Uno scenario al quale si affiancano importanti traguardi ufficiali: gli ultimi giorni di giugno si è conclusa la prima edizione delle Olympic Esport Series, una rassegna di eSport tenutasi a Singapore su diversi titoli videoludici. La novità è stata che, per la prima volta in assoluto, un evento videoludico è stato patrocinato dal Comitato Olimpico Internazionale. Anche in occasione di Tokyo 2020 gli eSport avevano sfiorato i più alti livelli di sport, protagonisti di una serie di eventi che avevano fatto respirare al videogioco aria olimpica sebbene al di fuori dell’Olimpiade vera e propria.
Uno scenario in forte sviluppo che, purtroppo, non viaggia dappertutto alla stessa velocità: come spesso accade, soprattutto nei contesti tecnologici, proprio l’Italia segna un po’ il passo anche nel settore eSport, con numerosi pro gamer che segnalano uno scenario di videogaming competitivo che appare in ritardo di qualche anno rispetto alle realtà più dinamiche.
In un paese come l’Italia, dove lo sport più seguito è il calcio, è impossibile non andare a vedere lo scenario competitivo dei simulatori calcistici. Seguendo la crescita del fenomeno internazionale, una realtà decisamente remunerativa, molte società calcistiche italiane di primo piano si sono dotate di un proprio settore eSport: tramite le prestazioni di videogiocatori professionisti, i virtual team si confrontano su campi da gioco interamente digitali. Il Bologna eSport, per esempio, nella eSerie A 2021 è arrivato al secondo posto: guidato dal pro player IronPatt17, all’anagrafe Patrizio Poliandri, si è arreso solo al Genoa. Anche il Sassuolo può contare su un settore eSport di primo piano: Simone “Figu7rinho” Figura, già videogiocatore professionista azzurro su FIFA20, è il volto della competizione videoludica neroverde, affiancato dal calabrese Elio Cirillo, o Skloppa, e dal milanese Matteo “Omalese” Lanni. Negli scorsi mesi anche il Cesena è entrato nel mondo degli eSport, aprendo le selezioni per il nuovo settore videoludico competitivo della società.
Decisamente particolare poi lo scenario parmigiano dei pokeristi sportivi. Il nome più noto è quello di Giovanni Rizzo, o gioriz come è meglio noto online, diventato un professionista del poker competitivo in rete: sebbene sia originario di Padova, è a Parma che ha coltivato le sue abilità in quello che, iniziato come un hobby, è poi rapidamente diventato un impiego sportivo professionista grazie a un contratto di sponsorizzazione. Del gruppo parmigiano fanno parte anche Thomas Zavaroni e Mattia Orlandi, per i quali il percorso è stato simile: gli inizi come semplici appassionati, l’approdo alla competizione videoludica e la scalata delle classifiche dei più importanti pokeristi italiani. Il tutto in una cornice che abbraccia Parma e dintorni, facendo della città una sorta di isola privilegiata per il poker sportivo.
Non si può poi fare a meno di pensare agli sport motoristici, inscindibilmente legati alle eccellenze regionali. Le case motoristiche dell’Emilia Romagna sono note in tutto il mondo come pionieri delle tecnologie automobilistiche e motociclistiche, ed è normale che siano particolarmente vicine a un ambiente dinamico come quello degli eSport. Ferrari compete negli eSport da diverso tempo e organizza annualmente le Ferrari Esports Series, così come Lamborghini con The Real Race: una competizione attraverso la quale vengono selezionati i futuri sim driver della casa automobilistica. In occasione del Motor Valley Fest, evento annuale che pone al centro i produttori della regione e i progressi tecnologici del settore, si tengono poi eventi di eSport come la Ducati e-Race o il Dallara Esports Championship, competizione che come Lamborghini si svolge sul simulatore Assetto Corsa.
Insomma, il primato dell’Italia nel settore degli eSport premia gli sforzi compiuti in ambito digitale, una posizione sicuramente meritata per le numerose realtà territoriali a tema.