San Benedetto del T.(Ap).- Con la collezione “Ora Marlene” per l’autunno-inverno 2023-24 Vittorio Camaiani sceglie di confrontarsi con la Settima Arte presentandoci la sua versione di uno dei miti cinematografici più famosi e affascinanti di tutti i tempi: Marlene Dietrich.
La nuova collezione dopo aver toccato l’Umbria e Bologna ha raggiunto Roma per il defilè nello storico Hotel Santa Chiara presentato da Elena Parmegiani, giornalista di moda e costume e Direttore Eventi della Coffee House & Galleria del Cardinale Colonna di Palazzo Colonna, venerdì 27 ottobre. Il giorno seguente si è svolta la consueta formula di AtelierPerUnGiorno in cui le clienti sono state guidate dal couturier e da Daniela Bernabei nella scelta dei capi.
Camaiani sceglie “una” Dietrich che non è la versione biondo platino della diva tutta piume e paillettes, ma quella straordinariamente moderna nel giocare, negli anni Trenta, con il tema della contaminazione maschile-femminile. È la Dietrich dei celebri tailleur pantalone o dello smoking che indossa mentre si esibisce in un night del film “Marocco” del 1930 ad attirare lo sguardo dello stilista.
Nonostante dunque il confronto con un mito cinematografico del femminile, Camaiani si concentra sugli aspetti meno scontati e di fatto anticipatori di tematiche che torneranno nella moda solo negli anni Ottanta, una donna che indossa con eleganza e sensualità capi che appartengono per tradizione all’immaginario maschile.
Il couturier marchigiano con le sue collezioni dedicate di volta in volta a diversi miti dell’arte, della letteratura, del viaggio non dimentica mai le esigenze della donna moderna, che veste da sempre “da mattino a sera” con grande attenzione alla portabilità dei capi anche nella vita di tutti i giorni.
Vittorio Camaiani
E con questa collezione riesce a traslare la diva del cinema per eccellenza nel quotidiano di oggi attraverso capi sofisticati che attingono, soprattutto nella scelta dei tessuti, al guardaroba maschile.
Ecco dunque gilet, giacche, pantaloni e camicie con in vita una fascia da smoking, attraverso i freschi di lana, le vigogne, i galles, l’occhio di pernice, tessuti “maschili” che conversano con il tessuto più femminile di tutti, la seta, che ritroviamo nelle camicie e nei foulard incorporati nelle giacche che alludono ai foulard che Marlene portava appoggiati sulla spalla di giacche strutturate e maschili.
Battimani per i tailleur che sembrano sfuggiti dal guardaroba di Marlene ma vengono rivisitati in chiave contemporanea mantenendone il fascino androgino, i cappotti i cachemire da modificare a piacimento nella vestibilità, le tute da sera e il capo-emblema della collezione che è uno smoking.
Le nuances cromatiche della collezione passano dalla sobrietà dai grigi e dei neri ai guizzi dei blu, dei rossi, dei gialli e dei verdi che vivacizzano questo guardaroba sofisticati pieno di dettagli che alludono ai capi di Marlene e che ne evocano l’eleganza rigorosa. Seguono i tessuti della collezione anche i baschi alla Marlene realizzati per l’atelier Camaiani da Jommi Demetrio di Montappone, le scarpe tacco 3 e tacco 7 con punte che ricordano le cravatte regimental sempre realizzate da Lella Baldi.
Alla sfilata hanno preso parte la soprana performer Alma Manera, l’influencer Kate Cavaliere, lo stilista di alta moda Anton Giulio Grande, l’opinionista Jolanda Gurreri, il Principe Guglielmo Giovanelli e la moglie Vittoria, lo stilista astrologo Massimo Bomba, il Marchese Emilio Petrini Mansi della Fontanazza, Andrea Ripa di Meana ed il Prefetto Fulvio Rocco de Marinis.