Pesaro.- Struttura, reparti e funzioni dell’Ospedale Nuovo a Muraglia di Pesaro. Ma anche potenziamento della sanità territoriale, carenza di personale, mobilità passiva, liste d’attesa e servizi da garantire. Questi i temi al centro del Consiglio comunale monotematico su “Sanità e Ospedale Nuovo“, che si è svolto ieri alla presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
I lavori sono iniziati con l’apertura del presidente del Consiglio Marco Perugini: «L’interesse su ospedale nuovo e sanità rispecchiano lo stato d’animo, le attese e le aspettative dei pesaresi che in questo territorio hanno bisogno di risposte. L’obiettivo è capire le progettualità relative all’Ospedale Nuovo e gli spostamenti dei reparti che comporterà; capire quali sono le soluzioni e le progettualità che ci portano ad avere miglioramenti sulle liste d’attesa, sulla mobilità passiva e sui servizi e sulle condizioni di lavoro dei sanitari».
A seguire è stato un primo intervento dell’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini: «Con la riforma della Sanità ci siamo assunti la responsabilità di fare delle Ast provinciali. Poi abbiamo approvato il nuovo Piano Socio-Sanitario sulla base dei dati forniti dagli studi fatti dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Università degli Studi di Milano Bicocca».
L’obiettivo, per Saltamartini, «è riportare al centro un sistema pubblico “rinforzato”. La prima misura adottata è stata cercare di limitare la spesa del convenzionamento con il privato».
L’assessore alla sanità ha ricordato che «Dal 2013 al 2020, ci sono stati 25 miliardi di tagli sul settore. Il nostro Paese investe il 6,3 % del PIL sulla sanità, significa correre con la palla al piede».
Poi ha aggiunto, «Stabilizzeremo 154 dipendenti a Pesaro». Sulla scelta relativa a Marche Nord: «Non potevamo far proseguire due servizi in concorrenza».
Mobilità passiva, «Il problema della sanità pesarese è l’emorragia verso l’Emilia Romagna: i dati stabiliranno se la riforma e il piano socio sanitario saranno più o meno validi». Sull’atto aziendale, «L’ASt1 dovrà organizzare i processi formativi, i servizi, il personale e le tecnologie per dare risposte. Manca però la “riforma della riforma”: quella del servizio dei medici di medicina generale».
Per il sindaco Matteo Ricci «c’è molta confusione nel settore. La sanità è peggiorata nel triennio e il nuovo ospedale deve essere un’eccellenza per il nord delle Marche. Serve un progetto di prospettiva per essere attrattivo e per contrastare la mobilità passiva, e una struttura modulare che possa essere ampliata in futuro. Il tutto realizzato in tempi celeri e con il coinvolgimento dell’Amministrazione. “