San Benedetto del T.(Ap).- “ Il compleanno” di Harold Pinter con protagonista Maddalena Crippa e la regia di Peter Stein va in scena al Teatro Concordia il giovedì 23 e venerdì 24 novembre, nuovo appuntamento della stagione teatrale in abbonamento promossa da Comune e AMAT con il contributo di Ministero della Cultura e Regione Marche e con il sostegno di BIM Tronto.
Lo spettacolo sarà in scena anche a Tolentino sabato 25 novembre nella stagione realizzata da Comune, Compagnia della Rancia e AMAT al Teatro Vaccaj.
Prodotto da TieffeTeatro Milano, con la traduzione di Alessandra Serra, lo spettacolo vede in scena con la Crippa gli attori Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Fernando Maraghini, Alessandro Sampaoli ed Emilia Scatigno. Le scene sono di Ferdinand Woegerbauer, i costumi di Anna Maria Heinreich, le luci di Andrea Violato. assistente alla regia Carlo Bellamio.
Messo in scena per la prima volta il 28 aprile 1958 a Cambridge con la regia di Peter Wood, Il Compleanno (The birthday party) è una delle pièce più rappresentate di Pinter che la scrisse a soli 27 anni influenzato dal teatro dell’assurdo di Beckett e dal Processo di Franz Kafka.
La vicenda parte da una situazione apparentemente innocua per poi sfociare nell’inverosimile per via dei suoi personaggi. Individui paurosi, isolati dal mondo in uno spazio ristretto, infelici ma al sicuro. Fintantoché non arriva qualcosa o qualcuno, a scuotere il loro pertugio e a rappresentare una minaccia, un teatro che mette in scena individui soffocati dalla repressione, spesso neanche consapevoli della loro condizione, anzi convinti di essere totalmente liberi.
Dopo Ritorno a casa, Peter Stein riprende il suo personale viaggio nella drammaturgia pinteriana e lo fa ancora con una “commedia della minaccia”, una commedia dall’inizio apparentemente normale che evolve in situazioni assurde, ostili o minacciose.
«I 63 anni che sono passati dalla creazione del Compleanno – scrive Stein nella presentazione dello spettacolo – non hanno tolto niente del suo effetto enigmatico e inquietante. […] L’atmosfera di una minaccia continua non smette mai, come nella vita di tutti noi, di dominare qualsiasi azione. La domanda: chi siamo noi? Alla quale non possiamo mai rispondere perché una falsa o oscura memoria si mischia con la nostra voglia di metterci in scena, sta al centro di questo compleanno d’orrore».