Ascoli.- Castori non può fare miracoli. I limiti tecnici della sua squadra, gli infortuni ripetuti ed anche le direzione arbitrali che certo non favoriscono l’Ascoli, stanno rendendo più difficile del previsto il lavoro del nuovo mister. Ed anche oggi , dopo quella di Venezia è arrivata per la sua formazione un altra sconfitta, per mano dello Spezia.
Ma al Del Duca Mendes e compagni non meritavano di perdere, per la grinta, il coraggio e il gran lavoro messi in campo per la maggior parte del confronto.
Purtroppo un rigore dubbio assegnato ai liguri al 20′ da parte dell’arbitro Marchetti – se segnalazione del Var – per un fallo di mano di Di Tacchio ( gol di Verde) e un calo di tensione nella parte di finale della gara, con il solito svarione difensivo su calcio piazzato che ha permesso agli ospiti in completo rosso di realizzare il 2-1, hanno segnato la gara.
In mezzo a questi due episodi, c’era stato tanto Ascoli e pochissimo Spezia. In particolare nel primo tempo i bianconeri hanno dominato il gioco, con azioni in velocità e pressing a tutto campo che hanno messo in difficoltà la retroguardia ligure. Botteghin prima del penalty ha la palla per portare in vantaggio i suoi ma davanti al portiere calcia fuori. Dopo il vantaggio a sopresa dello Spezia la squadra di Castori reagisce e riprende a spingere in avanti.
Con un Mendes in grande spolvero arriva spesso in area avversaria, e al 35′ in contropiede ha l’occasione più ghiotta per pareggiare. La palla arriva a Rodriguez che mette al centro ma la difesa avversaria si salva in corner. Poi un cross da destra di Adjapong che attraversa l’area spezzina con la sfera che viene deviata fuori davanti al portiere Zoet. Poi ci prova ancora Rodriguez di testa, ma senza esito. Tanto lavoro ma il gol non arriva e sul finale di frazione Kouda con un gran tiro da fuori area impegna il portiere ascolano Viviano.
Nella ripresa Ascoli volitivo e deciso a risollevare il match. Dopo un fallo su Falasco non punito con un ammonizione da Marchetti , il Picchio pareggia. Dopo un altra azione offensiva e una respinta dei difensori dello Spezia, sulla palla arriva Bellusci e dal centro dell’area fa partire un destro imparabile. E’ 1-1 e il Del Duca esplode.
La gara sembra cambiare volto, Castori fa entrare Bayeye sulla fascia ed anche il giovane D’Uffizi entrato nella ripresa impensierische il portiere ligure Zoet con un sinistro dal limite.
Poi arriva il contropiede che poteva dare la vittoria all’Ascoli. E’ ancora D’Uffizi che si lancia in avanti, ma cincischia e ritarda il passaggio al libero Mendes in area ( e non vede Rodriguez che nel frattempo è volato tutto solo alla sua sinistra).
Il portiere ormai marcato non riesce a calciare e l’occasione d’oro sfuma. A quel punto la pressione bianconera rallenta, lo Spezia esce alla distanza e comincia a tornare in gara.
All’89’ punizione dalla tre quarti di Salvatore Esposito, la palla rimbalza davanti a Viviano e Hristov incorna e insacca. Spezia in vantaggio 2-1. Una beffa che non ci voleva e quasi nessuna si attendeva. I sei minuti di recupero non servono all’Ascoli per raddrizzare il risultato.
Alla fine veemente contestazione della curva alla società bianconera, con cori contro il patron Pulcinelli. La squadra di Castori è ferma a 13 punti in classifica e si fa raggiungere proprio dallo Spezia. Prima dell’arrivo di rinforzi nel mercato di gennaio, tutti si augurano che il Picchio nel frattempo possa almeno limitare i danni. mt
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