Camerino.- A Camerino sabato prossimo 13 gennaio presso l’Auditorium Accademia della Musica “F. Corelli”, organizzato dalla Associazione “Adesso Musica”, con il contributo del Consiglio Regionale delle Marche e del Comune di Camerino, si terrà una manifestazione dedicata allo scrittore Italo Calvino.
Nel centenario della nascita del grande autore italiano, il concerto strumentale con voce recitante prevede la realizzazione di undici composizioni da parte di altrettanti compositori contemporanei, ciascuna pensata per una delle Città invisibili inventate da Calvino nel suo testo del 1972 e scelte in base al forte impatto drammaturgico presente nel racconto.
La manifestazione, pensata in due momenti differenti, prevede in mattinata una lezione-concerto per gli studenti dei Licei. La lezione-concerto su Calvino e le Città Invisibili sarà a cura del Liceo “Costanza Varano” di Camerino con le docenti Angela Amici e Rita Coviello e il direttore musicale del Pentarte Ensemble Albino Taggeo.
Nel pomeriggio alle 17,30 il concerto con l’esecuzione integrale delle undici città. L’esecuzione strumentale si avvale della collaborazione di quattro musicisti del Pentarte Ensemble: al violino Federico Galieni, al clarinetto Guido Arbonelli, al trombone Aldo Maria Taggeo e alle percussioni Fabrizio D’Antonio. A questi si affianca la voce di Maria Scorza che reciterà altrettanti testi di Calvino in sintonia con la musica.
Le Città Invisibili è un’opera aperta che ha sempre offerto al lettore significati e percorsi molteplici, grazie all’arte combinatoria, una sfida molto amata da tutte le arti, in particolare dalla letteratura e dalla musica.
Nel suo testo Calvino disegna un atlante metropolitano fantastico affascinante, meraviglioso, letteralmente invisibile. Ognuno di quei luoghi, frutto dell’immaginario altro non è che la nostra realtà quotidiana; racconta la simultanea molteplicità di un mondo che ci illudiamo di conoscere e controllare per intero.
Raccontare le Città invisibili anche attraverso la musica, significa evocarle, percorrerle, renderle eterne e capaci di dialogare con l’ambiente e con lo spettatore.