A Jesi il volume sulla collezione d’arte di Ubi Banca, 6 mila opere dal Trecento ad oggi

 

 Jesi 27 novembre .- Una collezione di seimila opere d’arte, dal Trecento ai giorni d’oggi, di proprietà di UBI Banca, condensata in un solo libro. Appuntamento nel pomeriggio di giovedì 29 novembre, al foyer del teatro Pergolesi di Jesi per la presentazione del volume “La collezione d’arte di UBI Banca: primi appunti sul nuovo assetto”. A presentare la pubblicazione, in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, saranno Antonella Crippa, responsabile del patrimonio artistico di UBI Banca, Roberto Gabrielli, dal prossimo 1 dicembre responsabile della Macro Area Territoriale Marche e Abruzzo di UBI Banca e Lucia Chiatti, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini.

La pubblicazione del libro rientra tra le iniziative messe in campo dall’istituto di credito per promuovere la fruibilità e la conoscenza del proprio patrimonio artistico, che ad oggi conta più di 6mila opere realizzate tra il XIV e il XXI secolo e provenienti dalle raccolte degli istituti incorporati nel Gruppo nel corso degli anni.

Tra le opere più rilevanti della collezione ,  presenti in centro Italia la scultura realizzata da Eliseo Mattiacci dal titolo Geografia astrale, allestita nel centro direzionale di Jesi Fontedamo, e il grande dipinto La figlia di Iorio (al tramonto), realizzato da Francesco Paolo Michetti alla fine dell’Ottocento, conservato nella sede di Chieti.

Faceva parte della collezione proveniente dalla Banca Popolare di Ancona anche la Madonna orante di Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, dipinto donato alla Pinacoteca civica di Jesi nel 2005 ed ora a Palazzo Pianetti.

La collezione di UBI Banca comprende affreschi trecenteschi e quattrocenteschi e sculture di alta epoca, dipinti del Rinascimento bresciano e bergamasco (Moretto, Savoldo, Romanino, Previtali), del Seicento e del Settecento lombardo, romano e napoletano (Legnanino, Vanvitelli, Caracciolo, Preti, Solimena, Giordano), oltre a carte e tele delle diverse scuole e movimenti dell’Ottocento (Inganni, Fattori, Lega). La sezione più cospicua della collezione comprende opere del XX-XXI secolo che documentano l’evoluzione dell’arte italiana e internazionale, da Umberto Boccioni a Alighiero Boetti, da Anish Kapoor a Yan Pei Ming, da Rudolf Stingel a Wolfgang Tillmans e Olafur Eliasson. Fanno inoltre parte del patrimonio artistico della Banca gli edifici dove le raccolte hanno sede (realizzati tra gli altri da Giuseppe Piermarini, Marcello Piacentini, Gio Ponti, Luigi Caccia Dominioni e Vittorio Gregotti), i loro apparati decorativi e gli archivi storici.

 

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