In questi mesi il servizio, grazie all’interessamento della Zona Territoriale 3, è stato coperto con dei medici di continuità assistenziale che fanno laboratorio due volte a settimana, il martedì ed il giovedì. Anche a Gagliole il servizio viene offerto in questo modo, entrambi i comuni venivano coperti dal Dottor Properzi.
“Prima avevamo una dottoressa del posto – ha spiegato il sindaco del paese – che però aveva deciso di fare la specialità ed è stata presa, dunque ha dovuto abbandonare. Poi hanno coperto con un altro medico, ora ce n’è un altro ancora. In attesa che si trovi qualcuno disponibile a partecipare al bando per la copertura della zona”.
La mancanza di medici di base è un problema che si estenderà a macchia d’olio nei comuni dell’entroterra proprio per i pensionamenti di coloro che ora sono ancora in servizio.
“I medici sono pochi – sottolinea il Dottor Felicioli – le zone sono disagiate ed è diventato anche piuttosto complicato arrivare a fare il medico di base. Quando mi sono laureato io in Medicina bastava fare l’esame di stato e potevi esercitare. Adesso no, ma giustamente poiché i tempi sono cambiati, bisogna fare un corso triennale tipo specializzazione. Siccome le località carenti sono tante ed i medici di base pochi, è normale che i giovani scelgano quelle località più appetibili come la costa adriatica”.
Il sindaco di Fiuminata, essendo un dottore, si sta adoperando per trovare presto una soluzione definitiva: “Io essendo medico mi sto muovendo in tutte le direzioni ma io non posso farlo perché non ho i requisiti sennò mi metterei a servizio anche a gratis (ride, ndr) e poi sono anziano”
“Questo è un problema grosso – ha concluso il primo cittadino – che va affrontato alla base, vanno cambiati alcuni tipi di regolamenti, di logiche. il numero chiuso ha in qualche maniera costituito “un problema”
Lisa Grelloni
Foto : sindaco Felicioli