Ascoli.- Strana competizione elettorale quella che si sta svolgendo ad Ascoli in queste settimane. Si sfidano, si fa per dire due contendenti : il sindaco uscente Marco Fioravanti per la destra e il consigliere comunale Emidio Nardini per lo schieramento di sinistra, Cinquestelle compresi.
Ma le campagne che stanno mettendo in campo per vincere la corsa sono letteralmente agli antipodi. Il primo, giovane, dinamico e senza troppi problemi di credibilità – vedi il caso Russel Crowe..- non perde occasione per partecipare a tutto, convegni, comizi, feste e quant’altro. Invadendo anche ormai da settimane la città, della sua immagine fresca e sorridente su cartelloni, bus e ogni spazio possibile .
Ma soprattutto, Fioravanti pur sapendo che difficilmente potrà perdere la partita, non manca mai di ricordare i suoi cosiddetti successi ottenuti nel primo mandato : i 100 milioni di appalti messi a terra, le 150 assunzioni comunali ( in quali settori, precari, stabili e in che modo ?..) ed altro ancora. Rilanciando naturalmente le promesse su quello che non si è ancora fatto, che è tanto.
Dall’altro, Emidio Nardini, stimato cardiologo in pensione, con esperienza amministrativa, candidato per una volta unitario del centrosinistra con i pentastellati in appoggio, che quasi si nasconde al grande pubblico cittadino.
Tre mesi dopo la presentazione ufficiale, ancora nessun ascolano che non sia impegnato politicamente o abbia qualche ruolo pubblico, sa quale sia il suo volto. Nessuna foto sui manifesti, nessuna immagine ed un campagna di affissioni che sta lasciando perplessi anche molti cittadini che non voterebbero per Fioravanti.
Solo sabato scorso un convegno a palazzo – al chiuso.. – su temi troppo generali ( la pace, la libertà..) ma quasi nulla ancora – a tre mesi dal voto – sul programma e su come risolvere i tanti nodi irrisolti di Ascoli ( degrado del centro storico, calo demografico impressionante, crisi del commercio in città, disoccupazione giovanile, Carbon al palo, stadio senza ancora la curva promessa, assenza di grandi eventi turistici e culturali che ormai tutte le città marchigiane hanno, scuole non sicure e molto altro ancora). Evidentemente però Nardini e i suoi consiglieri pensano di avere ancora tempo per recuperare il gap e aprirsi e farsi capire al popolo.
MT