San Benedetto del T. (Ap).- Estate a rischio. Il Consiglio di Stato ha bocciato la proroga concessa dai Comuni alle aste balneari imposte dalla Bolkestein. Questo significa che si dovrà procedere subito con le gare. Per assegnare le concessioni. Sentenza che ha gettato nello sconforto gli imprenditori balneari divisi tra rabbia e preoccupazione per i futuro del comparto.
Tutto è nato dal ricorso presentato dal proprietario di uno chalet di Rapallo. Da qui la sentenza del Consiglio di Stato che ha ribadito come le concessioni fossero scadute lo scorso dicembre, nonostante le proroghe approvate da diversi Comuni a cominciare da quello sambenedettese e di gran parte della costa marchigiana. Quindi bisognerà dare corso immediatamente alla procedura di gara per assegnare gli stabilimenti in un contesto realmente concorrenziale come stabilità dall’Europa.
Forte il commento del presidente Itb Giuseppe Ricci che tuona: «Gli stabilimenti balneari per questa estate rischiano di restare chiusi se le cose resteranno così. Se per il Consiglio di Stato occorre subito procedere alle gare, allora significa che l’estate al mare è a forte rischio, anche se noi siamo pronti a dare battaglia.
Ci sono famiglie che sono ancora indebitate per i lavori effettuati agli stabilimenti e ora che fine faranno? Vogliamo delle risposte certe dal nostro Governo e le vogliamo entro e non oltre il prossimo 9 giugno quando si voterà per le Europee. Qui credo che siano tutti impazziti vogliono metterci in ginocchio, ma noi ci tuteleremo in tutte le sedi legali».
A livello comunale diversi esponenti del centrosinistra a partire dal consigliere dei Verdi Paolo Canducci al momento della proroga concessa dall’amministrazione avevano sollevato la questione avvertendo dei rischi a cui si sarebbe andati incontro qualora la sentenza fosse stata avversa.
Sulla vicenda interviente anche il deputato sambenedettese dei 5Stelle Giorgio Fede : “Il Consiglio di Stato, il più alto organo italiano di giustizia amministrativa, ha posto una lapidaria parola ‘fine’ su una della truffa della destra ai danni dell’elettorato. La sentenza che boccia l’operato del Governo Meloni e che afferma che le spiagge libere sono poche e le concessioni rinnovate fino al 2024 sono illegittime conferma quello che noi diciamo da anni. Non volevamo mettere a gara le concessioni perché siamo i cattivi della situazione ma semplicemente perché lo impone la legge, peraltro attuata nel 2010 in Italia mediante il DL 26 marzo 2010, n. 59, proprio dal governo Berlusconi IV con Giorgia Meloni Ministra”.
E ora a imperare è l’incertezza, il tutto a un mese dall’inizio della stagione estiva dove già da tempo i concessionari hanno congelato ogni tipo di investimento e quest’anno non si sa addirittura se mettere gli ombrelloni. Da sottolineare come in Romagna sia stato già tutto predisposto per le aste in programma in autunno, mentre in località spagnole come Formentera le aste sono già state fatte.
Alessandra Clementi
foto : San Benedetto